mercoledì 5 agosto 2009

Bjørndalen sparerà come Eder, parola di Fourcade

BIATHLON - Rispondendo alle domande dei lettori di un sito francese, Simon Fourcade ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni a 360 gradi.

Innanzitutto ha spiegato come i giochi olimpici di Vancouver siano per lui un grande obiettivo a cui pensa sempre di più, tuttavia ha affermato di non sentire troppa pressione al riguardo, perchè sa che anche se la gara è importantissima, quando sarà al cancelletto sarà come tutte le altre: una linea di partenza, una linea di arrivo, poligoni nel mezzo e gli avversari di sempre. La preparazione in vista della prossima stagione ha subito minime modifiche rispetto a quella effettuata per il 2008/09.

Interrogato sul perchè pratichi sport, ha risposto che adora la competizione, ama confrontarsi, stabilire degli obiettivi e raggiungerli. Se non ci fosse la competizione difficilmente farebbe sport.
Inoltre ha rivelato quanto siano importanti per lui gli appassionati e i tifosi: in primo luogo perchè sono loro a dare importanza agli eventi, ma soprattutto perchè è anche grazie a loro che trae forza e motivazioni, in particolare durante i solitari e duri allenamenti estivi quando, a volte, nella sua testa si fa strada la domanda: "Ma perchè mi ammazzo di fatica? Chi me lo fa fare?", la risposta tuttavia arriva quasi subito, e sono i ricordi delle tappe tedesche, norvegesi e italiane, piene di tifosi che incoraggiano tutti indistintamente, delle autentiche feste di sport e la gioia che si prova anche solo nell'essere lì. E' anche per questi momenti che pratica il biathlon.

Ha poi spiegato che come evolvono i materiali degli sci così c'è un evoluzione per le carabine, anche se in maniera molto diversa: mentre per i materiali l'evoluzione e i cambiamenti sono dati dalle case produttrici, per le carabine è l'atleta ad apportare miglioramenti e modifiche a seconda delle sue necessità, soprattutto sul calcio che è fatto su misura per adattarsi alla conformazione fisica di ognuno e dove si cerca sempre la perfezione. In ogni caso dal punto di vista tecnico le modifiche nella parte meccanica delle carabine sono state minime negli ultimi 20 anni.

Infine, interessantissime considerazioni su Ole Einar Bjørndalen: Fourcade spiega il dominio così marcato del norvegese non solo con il suo talento, ma anche con la sua mentalità: pur avendo 35 anni sembra che abbia iniziato a fare biathlon da pochissimo, poichè è costantemente alla ricerca di qualunque cosa lo possa far migliorare, una ricerca fatta non solo su di sè ma anche osservando gli avversari.

In particolare il 25enne francese è rimasto colpito durante le kermesse del weekend dai cambiamenti che Bjørndalen ha apportato alla sua posizione di sparo: ora il norvegese utilizza la stessa particolare postura di Simon Eder, che durante la stagione agonistica consentì all'austriaco di affrontare i poligoni con una velocità di esecuzione molto elevata, grazie alla quale ha ottenuto grandi risultati. Secondo Fourcade questo importante cambiamento dimostra come Bjørndalen sia una persona estremamente umile che si mette sempre in discussione, e come non lasci mai niente al caso.

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