BIATHLON - Il capo allenatore della nazionale tedesca maschile di biathlon, appena scagionato dalle accuse di doping che gli erano state mosse dall'ex biathleta Jürgen Wirth, si è aperto al pubblico, abbandonando forse per la prima volta l'immagine di "sergente di ferro" che lo ha sempre contraddistinto, e raccontando come si è sentito in questi ultimi mesi e quali sono i progetti per il futuro, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe.
Ullrich ha definito il periodo tra le accuse ricevute e lo scagionamento da parte della commissione apposita istituita dalla federazione tedesca come uno dei peggiori della sua vita, sicuramente il più brutto dopo la morte della cognata.
Ha sottolineato quanto sia stato importante il supporto della moglie e dei genitori. Al momento non ha intenzione di adire a vie legali contro Wirth poichè: "non ho desiderio di rivalermi nei suoi confronti, è stato usato da altri come una marionetta". L'allusione è alla televisione tedesca Ard, dove Wirth aveva lanciato le accuse poi rivelatesi false.
"Il doping va combattuto con tutti i mezzi" ha detto, "ma bisogna avere molta cautela nel fare i nomi, poichè anche persone innocenti possono essere infangate", riferendosi non solo a questi recenti avvenimenti, ma anche alla famosa lista, pubblicata da un sito internet austriaco nel gennaio del 2008, di atleti che avrebbero fatto visita ad una clinica di Vienna al solo scopo di doparsi e che tra gli altri comprendeva il nome di molti biathleti tedeschi di primo piano. Una vicenda che poi si è dimostrata essere un'autentica "bufala".
Il 51enne tedesco ha poi guardato al futuro confermando la sua intenzione di dimettersi da capo allenatore della squadra maschile al termine della stagione olimpica, nonostante abbia ricevuto molti attestati di stima e inviti a continuare nel suo operato. Vuole comunque rimanere a lavorare nel mondo del biathlon, probabilmente come dirigente.
Riguardo la prossima stagione agonistica si è detto molto fiducioso, e ha definito la stagione appena conclusa come un buon punto di partenza, visto che la squadra tedesca è ora un mix di veterani di sicuro rendimento e di giovani dal brillante futuro (citati in particolare Simon Schempp ed Erik Lesser), sottolineando che a differenza dell'anno scorso, quando Michael Greis e altri atleti avevano preteso di allenarsi separatemente, non ci sono conflitti interni alla squadra. Riguardo quello che potrà arrivare a Vancouver, Ullrich è realista: sarà praticamente impossibile ripetere i fasti di Torino (dove in campo maschile la Germania vinse 4 ori su 5), ma l'obiettivo è ovviamente quello di vincere il maggior numero di medaglie possibile.
Ullrich ha definito il periodo tra le accuse ricevute e lo scagionamento da parte della commissione apposita istituita dalla federazione tedesca come uno dei peggiori della sua vita, sicuramente il più brutto dopo la morte della cognata.
Ha sottolineato quanto sia stato importante il supporto della moglie e dei genitori. Al momento non ha intenzione di adire a vie legali contro Wirth poichè: "non ho desiderio di rivalermi nei suoi confronti, è stato usato da altri come una marionetta". L'allusione è alla televisione tedesca Ard, dove Wirth aveva lanciato le accuse poi rivelatesi false.
"Il doping va combattuto con tutti i mezzi" ha detto, "ma bisogna avere molta cautela nel fare i nomi, poichè anche persone innocenti possono essere infangate", riferendosi non solo a questi recenti avvenimenti, ma anche alla famosa lista, pubblicata da un sito internet austriaco nel gennaio del 2008, di atleti che avrebbero fatto visita ad una clinica di Vienna al solo scopo di doparsi e che tra gli altri comprendeva il nome di molti biathleti tedeschi di primo piano. Una vicenda che poi si è dimostrata essere un'autentica "bufala".
Il 51enne tedesco ha poi guardato al futuro confermando la sua intenzione di dimettersi da capo allenatore della squadra maschile al termine della stagione olimpica, nonostante abbia ricevuto molti attestati di stima e inviti a continuare nel suo operato. Vuole comunque rimanere a lavorare nel mondo del biathlon, probabilmente come dirigente.
Riguardo la prossima stagione agonistica si è detto molto fiducioso, e ha definito la stagione appena conclusa come un buon punto di partenza, visto che la squadra tedesca è ora un mix di veterani di sicuro rendimento e di giovani dal brillante futuro (citati in particolare Simon Schempp ed Erik Lesser), sottolineando che a differenza dell'anno scorso, quando Michael Greis e altri atleti avevano preteso di allenarsi separatemente, non ci sono conflitti interni alla squadra. Riguardo quello che potrà arrivare a Vancouver, Ullrich è realista: sarà praticamente impossibile ripetere i fasti di Torino (dove in campo maschile la Germania vinse 4 ori su 5), ma l'obiettivo è ovviamente quello di vincere il maggior numero di medaglie possibile.
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