giovedì 13 agosto 2009

Scandalo doping: segnali contrastanti dalla Russia

BIATHLON - Dopo la squalifica di 2 anni per doping ematico si è fatta sentire in una breve intervista Ekaterina Iourieva, la quale ha nuovamente proclamato la sua innocenza, dicendo che spera venga fatta giustizia, e che bisognerebbe ricorrere in appello per combattere fino alla fine. Ha aggiunto che continuerà ad allenarsi in compagnia di Akhatova e che vuole essere pronta per il 2010.

Val la pena di soffermarsi sul "bisognerebbe ricorrere in appello". Infatti c'è incertezza e poca chiarezza riguardo la posizione dei vari attori russi di questa vicenda, con l'impressione che ci siano giochi di potere in atto: ieri Dmitri Iarochenko aveva detto che "quasi sicuramente andrò in appello" e l'avvocato dei tre biathleti Samokaev aveva annunciato con toni minacciosi il sicuro ricorso, ma al tempo stesso Sergey Kushchenko, alto funzionario della federazione del biathlon russa, ha rilasciato una dichiarazione, facendo capire che la federazione accetta la sentenza e potrebbe non adire in appello e che continuerà a preparare i giochi senza i tre atleti.

E' quindi ancora incerto il futuro e le mosse che verranno fatte. Il ricorso deve essere presentato entro il 1°settembre e peraltro può essere presentato o alla corte d'arbitrato dell'Ibu, oppure saltare questo grado di giudizio e ricorrere direttamente al TAS di Losanna. Nel secondo caso è necessario che federazione internazionale e atleti stilino una sorta di "gentlemen agreement".

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