OLIMPIADI - Al mercato dei cambi a Cinque cerchi l'oro che insegue Armin Zoeggeler, il terzo consecutivo, è il più quotato tra i paesi in corsa per le migliori posizioni del medagliere di Vancouver 2010. Il successo del più grande atleta italiano degli sport invernali verrebbe premiato dal Coni con 140mila euro: tanto quanto quelli di Yevgeny Plushenko (70.000 euro, pattinaggio, Russia), Gregor Schlierenzauer (20.000, salto, Austria), Lindsey Vonn (17.000, sci, Usa), Magdalena Neuner (15.000, biathlon, Germania), Manuel Osborne Paradis (13.500, discesa, Canada), Petter Northug (10.000 euro, fondo, Norvegia) e Helena Jonsson (1.000, biathlon, Svezia) messi insieme.
Se le Olimpiadi sono lo specchio del mondo gli azzurri non risentono affatto della crisi economica a giudicare dai cachet olimpici pubblicati dallo svedese Sportbladet (che peraltro non ha citato le cifre delle medaglie italiane). Per la verità c'è chi è disposto a offrire di più per un titolo in Canada. I 37 convocati del Kazhakistan sono in gara per guadagnarsi la gloria e un assegno da 250mila dollari (quasi 180.000 euro), il jackpot più alto in palio nella XXI edizione dei Giochi della neve e del ghiaccio. Un'eventualità piuttosto remota, anzi, una scommessa azzarda da quando ha smesso di sciare Vladimir Smirnov, unico oro della storia dell'ex repubblica sovietica conquistato nella 50 km classica di Lillehammer 1994.
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