giovedì 18 febbraio 2010

Olimpiade finita per Petra Majdic col bronzo al collo, quattro costole rotte e un polmone perforato

FONDO - Quattro costole rotte (forse cinque) e un polmone perforato, conseguenza di una caduta prima delle qualifiche della sprint classica dopo un volo di 3 metri in un fossato dimenticato dalla sicurezza, in cui ha spaccato anche uno sci e i bastoncini, non hanno impedito a Petra Majdic di conquistare una delle medaglie più incredibili della storia dei Giochi olimpici invernali.

La 30enne di Ljubljana è stata capace del bronzo, la nona medaglia della storia slovena (se si considerano anche quelle dell'ex Jugoslavia ottenute prima dell'indipendenza nel salto e nello sci) e la prima assoluta nel fondo, verrà ricordata come una delle storie da copertina di questi Giochi pazzi.

E' già stato miracoloso per la Majdic riuscire a entrare nei quarti di finale con il 19esimo tempo, grazie anche alla decisione della giuria di concederle la possibilità di partire per ultima nel prologo anziché per terza come da start list. Più di una volta, ha confessato la giunonica fondista, è stata a un passo dall'alzare bandiera bianca nel corso delle batterie.

E invece è riuscita a entrare in finale da ripescata. Il terzo posto ha del miracolo. Sicuramente sapeva che quella di ieri sarebbe stata la sua unica occasione di podio a Cinque cerchi a Vancouver e forse della carriera. Le radiografie hanno messo fine alla sua missione in Canada e forse anche alla sua stagione.

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