FONDO - Dopo l'oro nella sprint Marit Bjørgen conquista il titolo olimpico anche nel doppio inseguimento e si candida a diventare una delle protagoniste assolute di Vancouver, essendo la prima atleta a vincere più di una medaglia d'oro in questa edizione olimpica. La gara, 7.5 km in alternato e altrettanti a skating, non ha avuto un attimo di respiro.
La Bjørgen, infatti, si è messa in testa sin da subito imponendo un ritmo forsennato alla competizione. Già al termine di primo giro il gruppo di testa era composto da sole 15 atlete, tra le quali anche le azzurre Marianna Longa e Arianna Follis. All'inizio del secondo giro al forcing dell'atleta di Midtre Gauldal si è unito quello della Kowalczyk, che ha fatto una prima importante selezione. La svedese Charlotte Kalla e la Follis non sono riuscite a rimanere agganciate perdendo progressivamente terreno e uscendo così dalla lotta per le medaglie. Nel corso di questa tornata si è anche ritirata l'estone Kristina Smigun, campionessa olimpica in carica di questo format di gara e argento nella 10 km disputata lunedì. A metà gara, ovvero al termine della frazione in alternato, le atlete rimaste in testa erano sette.
Nel corso del terzo giro lo schema tattico non è cambiato con la norvegese sempre a fare il ritmo. Si sono progressivamente staccate la finlandese Aino-Kaisa Saarinen e la Longa, meno competitive a skating, uscite definitivamente dal discorso podio all'inizio dell'ultima tornata quando Kristin Steira è passata decisa in testa sulla prima salita. Oltre che per le due sopraccitate l'attacco della norvegese è stato fatale per la connazionale Therese Johaug. A giocarsi le medaglie sono così rimaste in quattro: Bjørgen, Kowalczyk, Steira stessa e la svedese Anna Haag.
Dopo aver rifiatato dietro alla compagna di squadra, Bjørgen, pur favorita in un eventuale sprint finale, ha rotto gli indugi mettendosi nuovamente in testa. L'ennesimo forcing ha dato i suoi frutti poichè le tre avversarie non sono riuscite a rispondere. Solamente la Kowalczyk ha provato a rimanere in scia della scandinava, ma ha dovuto alzare bandiera bianca venendo poi ripresa dalle altre due contendenti. Per la 29enne norvegese si sono così dischiuse le porte del secondo oro in questa edizione dei Giochi olimpici e della vittoria numero 37 carriera (2 titoli olimpici + 2 titoli mondiali + 32 gare di Coppa del Mondo + 1 tappa del Tour de Ski). La medaglia d'argento è andata ad Anna Haag, più fresca nel finale, mentre il bronzo è andato alla polacca Kowalczyk la quale ha battuto al fotofinish per pochi centimetri la Steira.
La Saarinen ha chiuso quinta davanti a una Johaug distrutta nel finale, la quale ha comunque disputato una delle migliori gare stagionali e soprattutto ha avanzato prepotentemente la propria candidatura per una frazione nella staffetta norvegese. Marianna Longa ha chiuso settima a 1'04" con Kalla ottava a 1'20" e Follis nona a 1'23". Sedicesima Silvia Rupil e 18esima Sabina Valbusa. Domani è in programma il doppio inseguimento maschile mentre la prossima gara femminile è in programma il 22 febbraio e sarà la sprint a coppie dove l'Italia ha grosse chance di medaglia. Anche d'oro.
La Bjørgen, infatti, si è messa in testa sin da subito imponendo un ritmo forsennato alla competizione. Già al termine di primo giro il gruppo di testa era composto da sole 15 atlete, tra le quali anche le azzurre Marianna Longa e Arianna Follis. All'inizio del secondo giro al forcing dell'atleta di Midtre Gauldal si è unito quello della Kowalczyk, che ha fatto una prima importante selezione. La svedese Charlotte Kalla e la Follis non sono riuscite a rimanere agganciate perdendo progressivamente terreno e uscendo così dalla lotta per le medaglie. Nel corso di questa tornata si è anche ritirata l'estone Kristina Smigun, campionessa olimpica in carica di questo format di gara e argento nella 10 km disputata lunedì. A metà gara, ovvero al termine della frazione in alternato, le atlete rimaste in testa erano sette.
Nel corso del terzo giro lo schema tattico non è cambiato con la norvegese sempre a fare il ritmo. Si sono progressivamente staccate la finlandese Aino-Kaisa Saarinen e la Longa, meno competitive a skating, uscite definitivamente dal discorso podio all'inizio dell'ultima tornata quando Kristin Steira è passata decisa in testa sulla prima salita. Oltre che per le due sopraccitate l'attacco della norvegese è stato fatale per la connazionale Therese Johaug. A giocarsi le medaglie sono così rimaste in quattro: Bjørgen, Kowalczyk, Steira stessa e la svedese Anna Haag.
Dopo aver rifiatato dietro alla compagna di squadra, Bjørgen, pur favorita in un eventuale sprint finale, ha rotto gli indugi mettendosi nuovamente in testa. L'ennesimo forcing ha dato i suoi frutti poichè le tre avversarie non sono riuscite a rispondere. Solamente la Kowalczyk ha provato a rimanere in scia della scandinava, ma ha dovuto alzare bandiera bianca venendo poi ripresa dalle altre due contendenti. Per la 29enne norvegese si sono così dischiuse le porte del secondo oro in questa edizione dei Giochi olimpici e della vittoria numero 37 carriera (2 titoli olimpici + 2 titoli mondiali + 32 gare di Coppa del Mondo + 1 tappa del Tour de Ski). La medaglia d'argento è andata ad Anna Haag, più fresca nel finale, mentre il bronzo è andato alla polacca Kowalczyk la quale ha battuto al fotofinish per pochi centimetri la Steira.
La Saarinen ha chiuso quinta davanti a una Johaug distrutta nel finale, la quale ha comunque disputato una delle migliori gare stagionali e soprattutto ha avanzato prepotentemente la propria candidatura per una frazione nella staffetta norvegese. Marianna Longa ha chiuso settima a 1'04" con Kalla ottava a 1'20" e Follis nona a 1'23". Sedicesima Silvia Rupil e 18esima Sabina Valbusa. Domani è in programma il doppio inseguimento maschile mentre la prossima gara femminile è in programma il 22 febbraio e sarà la sprint a coppie dove l'Italia ha grosse chance di medaglia. Anche d'oro.
di Francesco Paone
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