DOPING - Al Tas di Losanna il caso di Claudia Pechstein ha occupato quasi tredici ore di udienza complessive tra ieri e oggi. I legali della pattinatrice tedesca si dicono fiduciosi di un esito positivo, sostenendo di avere presentato prove inconfutabili che la variazione di reticolociti nel sangue dell'atleta è un fattore naturale, e non è dovuta a pratiche dopanti come sostenuto dall'Isu, la federazione internazionale del pattinaggio, dalla quale è stata squalificata per 2 anni.
Tuttavia anche l'Isu si è detta fiduciosa di essere riuscita a dimostrare che le fluttuazioni dei valori sanguigni della Pechstein non sono spiegabili solo naturalmente, ma che ci siano state manipolazioni sanguigne durante gli ultimi campionati del mondo.
La sentenza è attesa non prima della metà della prossima settimana.
Tuttavia anche l'Isu si è detta fiduciosa di essere riuscita a dimostrare che le fluttuazioni dei valori sanguigni della Pechstein non sono spiegabili solo naturalmente, ma che ci siano state manipolazioni sanguigne durante gli ultimi campionati del mondo.
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