SALTO - In una lunga intervista ad un sito specializzato, il coach della squadra tedesca Werner Schuster ha tracciato il punto della situazione a poco meno di un mese dall'inizio della stagione.
Tra i molti temi toccati, in primis c'è stato quello della preparazione alla nuova stagione: è stata modificata rispetto allo scorso anno, poichè diversi atleti non hanno retto i pesanti carichi di lavoro. Per il prossimo inverno Schuster si aspetta molto da Georg Späth, definito il jolly della squadra, poichè, secondo il coach, è in grado di ottenere grandi risultati non appena si sarà ripreso dal punto di vista psicologico dopo il grave infortunio dello scorso anno.
In generale per la prossima stagione l'obiettivo dei tedeschi è quello di ottenere quanti più piazzamenti possibili nei top 10, poichè visto il materiale umano a disposizione non è realistico puntare con costanza al podio. In particolare Schuster ritiene che sarà molto difficile riuscire a vincere una medaglia a Vancouver, e nel caso dovesse avvenire sarebbe un grande successo.
Infine il tecnico ha effettuato una riflessione riguardo la situazione attuale del salto, definito sport per veterani poichè l'età media degli atleti di vertice si sta alzando. A suo dire i motivi di questa tendenza sono due: il fatto che i materiali sono sempre più sofisticati, e quindi grazie all'esperienza è possibile adattarvisi più in fretta ed il fatto che ci vuole sicurezza ed una forte personalità in uno sport come il salto, ed un uomo di 28-29 anni è in genere più consapevole dei suoi mezzi di un ragazzo di 17-18. "Schlierenzauer è l'eccezione, non la regola".
Tra i molti temi toccati, in primis c'è stato quello della preparazione alla nuova stagione: è stata modificata rispetto allo scorso anno, poichè diversi atleti non hanno retto i pesanti carichi di lavoro. Per il prossimo inverno Schuster si aspetta molto da Georg Späth, definito il jolly della squadra, poichè, secondo il coach, è in grado di ottenere grandi risultati non appena si sarà ripreso dal punto di vista psicologico dopo il grave infortunio dello scorso anno.
In generale per la prossima stagione l'obiettivo dei tedeschi è quello di ottenere quanti più piazzamenti possibili nei top 10, poichè visto il materiale umano a disposizione non è realistico puntare con costanza al podio. In particolare Schuster ritiene che sarà molto difficile riuscire a vincere una medaglia a Vancouver, e nel caso dovesse avvenire sarebbe un grande successo.
Infine il tecnico ha effettuato una riflessione riguardo la situazione attuale del salto, definito sport per veterani poichè l'età media degli atleti di vertice si sta alzando. A suo dire i motivi di questa tendenza sono due: il fatto che i materiali sono sempre più sofisticati, e quindi grazie all'esperienza è possibile adattarvisi più in fretta ed il fatto che ci vuole sicurezza ed una forte personalità in uno sport come il salto, ed un uomo di 28-29 anni è in genere più consapevole dei suoi mezzi di un ragazzo di 17-18. "Schlierenzauer è l'eccezione, non la regola".
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