PATTINAGGIO DI FIGURA - Successo agevole per Evgeni Plushenko nella Rostelecom Cup di Mosca, seconda tappa del Grand Prix di pattinaggio di figura. Il campione olimpico in carica, al rientro sulla scena agonistica internazionale a distanza di quasi quattro anni dall'ultima apparizione, ha evidenziato una già accettabile solidità sui salti che gli ha consentito di imporsi in carrozza al cospetto di avversari di secondo piano.
Per l'allievo di Alexei Mishin si tratta della 17esima vittoria consecutiva in una tappa di Grand Prix e 18esima assoluta, senza dimenticare i quattro successi nelle finali. Peraltro, nelle sole tappe disputate in Russia è stato capace di imporsi in ben otto occasioni, nove contando anche la finale vinta a San Pietroburgo nel dicembre del 2002.
Ciò che ha maggiormente stupito è stata la facilità con cui il fuoriclasse russo è riuscito a realizzare in entrambi i segmenti di gara la difficile combinazione quadruplo toe-loop/triplo toe-loop, elemento pressochè proibitivo per il resto della concorrenza.
Chiaramente, non sono tutte rose e fiori. Nel programma corto Plushenko ha commesso un errore sul salto preceduto da passi, completando un doppo lutz anzichè triplo. A conti fatti, quello che è sembrato più un peccato veniale che altro, gli è costato, tra valore base dell'elemento e GOE (grado di esecuzione), circa 6 punti che lo avrebbero proiettato oltre gli 88 punti, limite finora violato dal russo stesso in occasione dei Giochi Olimpici del 2006, dal giapponese Daisuke Takahashi nei Four Continents del 2008 e dal canadese Patrick Chan nell'ultima edizione dei Four Continents
Il programma lungo, in cui cinque degli otto elementi di salto sono stati collocati nel primo minuto, è apparso, invece, una sorta di laboratorio. Oggi ci sarebbe stato spazio per una combinazione a tre salti e comunque per un altro salto triplo, verosimilmente in combinazione. In realtà, l'impressione è che l'idea del binomio Mishin-Plushenko possa essere quella di inserire un secondo quadruplo toe-loop che andrebbe ad aggiungersi anche a due tripli axel.
Nel complesso, i programmi sono apparsi rivedibili sia per elementi di transizione che coreografia, ma è anche vero che se un atleta al 70% della condizione riesce ad abbattere in scioltezza il muro dei 240 punti i pretendenti all'oro olimpico non possano di certo dormire sonni tranquilli.
Plushenko ha, in ogni caso, ampiamente superato il test della Rostelecom Cup e nei prossimi mesi, infortuni permettendo, potrà mettere mano alla costruzione del suo programma lungo magari rivedendo anche la posizione della flying sit che ha destato qualche perplessità. Tra le altre cose, non è al momento prevista altra apparizione in eventi del Grand Prix ed il prossimo appuntamento agonistico internazionale dovrebbe essere quello dei Campionati Europei di Tallin.
Il secondo posto, in una tappa globalmente di livello scadente, è stato conquistato dal giapponese Takahiko Kozuka, meno preciso sui salti rispetto alla stagione passata ed ancora alle prese con un quadruplo toe-loop che non vuole entrare. Gradino più basso del podio per il padrone di casa Artem Borodulin, capace per la prima volta in carriera di abbattere il muro dei 200 punti e di ottenere il primo podio in una tappa di Grand Prix. A margine va sottolineato che, in virtù dei punteggi ottenuti nel fine settimana, nè Kozuka nè Borodulin sarebbero saliti sul podio nella tappa disputata sette giorni or sono a Parigi. Peraltro, Borodulin si sarebbe classificato addrittura in settima posizione.
Da segnalare, la pessima prestazione dei pattinatori statunitensi in gara. Brandon Mroz, dopo aver litigato per due giorni con il triplo axel, non è andato oltre la settima piazza, pur presentando un programma lungo degno di interesse. Johnny Weir, in parabola sempre più discendente, ha completato nel lungo, quasi sempre in maniera approssimativa , solamente 5 salti tripli e si è dovuto accontentare del quarto posto. Va da sè che se il livello di entrambi resterà quello palesato a Mosca non sarà facile strappare la qualificazione olimpica ai quotati Lysacek, Abbott e Rippon.
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