ALPINO - E' Tanja Poutiainen la regina del ghiacciaio del Rettenbach. La finlandese ha preceduto l'austriaca Kathrin Zettel, ha completato il podio l'italiana Denise Karbon. La Poutiainen era terza al termine della prima manche, ma con una seconda frazione tutta all'attacco, e comunque non priva di errori, è riuscita a risalire fino alla vittoria, precedendo di un solo centesimo Kathrin Zettel, quarta al termine della prima manche ed autrice di una seconda frazione molto simile a quella della finlandese.
Poutiainen e Zettel avevano occupato le prime due posizioni del podio di Sölden anche lo scorso anno, ma a ruoli invertiti, ovvero con l'austriaca vincitrice e la finlandese alla piazza d'onore. Per la Poutiainen si tratta della nona vittoria della carriera, la quarta in gigante e la prima a Sölden, dove oltre all'anno scorso era già stata seconda nel 2004. Delusione per le azzurre che occupavano le prime due posizioni a metà gara: Denise Karbon, che era in testa, ha commesso diversi errori sul muro e nella parte finale, ed è scivolata in terza posizione, staccata di 32 centesimi dalla vincitrice.
Per quanto riguarda Manuela Moelgg, caduta dopo poche porte, si tratta dell'ennesima occasione sprecata dopo un'ottima prima manche. L'impressione è che nella prima frazione molte atlete, italiane escluse, siano scese molto rispettose della pista, "intimorite" dalla prima stagionale; poi nella seconda frazione, rotto il ghiaccio, le migliori si siano scatenate, mentre le azzurre si siano fatte prendere dal canonico "braccino", ovvero la paura di vincere. La stessa Karbon ha realizzato il 24° tempo su 25 atlete giunte al traguardo nella seconda manche. Il podio di Denise è comunque da considerarsi un risultato positivo, ed un buon punto di partenza verso Vancouver.
In casa Italia ci sono altre note positive: in primis la bellissima prestazione di Camilla Alfieri che ha chiuso decima, eguagliando il proprio miglior risultato, recuperando 13 posizioni rispetto alla prima manche, e soprattutto realizzando il miglior tempo della seconda manche. Bene anche Giulia Gianesini, 20^: si tratta del secondo miglior piazzamento della carriera. E primi punti in coppa del mondo per Federica Brignone, solamente alla quarta presenza nel Circo bianco: la 19enne ha chiuso in 21^ posizione.
E' invece caduta Daniela Merighetti, che si era qualificata alla seconda manche con un pettorale altissimo. Per quanto riguarda le protagoniste principali della coppa del mondo: la slovena Tina Maze è stata autrice di una buona gara ed ha chiuso ai piedi del podio confermandosi ai vertici della specialità. Anja Pärson è giunta sesta, con una seconda manche incoraggiante. E' impressionante notare come la svedese, un tempo dominatrice assoluta della disciplina non sia mai salita sul podio dai Giochi olimpici di Torino in poi.
In casa Italia ci sono altre note positive: in primis la bellissima prestazione di Camilla Alfieri che ha chiuso decima, eguagliando il proprio miglior risultato, recuperando 13 posizioni rispetto alla prima manche, e soprattutto realizzando il miglior tempo della seconda manche. Bene anche Giulia Gianesini, 20^: si tratta del secondo miglior piazzamento della carriera. E primi punti in coppa del mondo per Federica Brignone, solamente alla quarta presenza nel Circo bianco: la 19enne ha chiuso in 21^ posizione.
E' invece caduta Daniela Merighetti, che si era qualificata alla seconda manche con un pettorale altissimo. Per quanto riguarda le protagoniste principali della coppa del mondo: la slovena Tina Maze è stata autrice di una buona gara ed ha chiuso ai piedi del podio confermandosi ai vertici della specialità. Anja Pärson è giunta sesta, con una seconda manche incoraggiante. E' impressionante notare come la svedese, un tempo dominatrice assoluta della disciplina non sia mai salita sul podio dai Giochi olimpici di Torino in poi.
Lindsey Vonn è giunta nona, mentre Maria Riesch ha chiuso diciottesima. La britannica Alcott, che aveva impressionato in positivo nella prima manche non è riuscita a ripetere la bella prestazione nella seconda ed ha chiuso diciannovesima.
A parte la Zettel male le austriache, con la Kirchgasser uscita nella seconda manche, e la Görgl solamente quindicesima. Discreta la giovane Eva-Maria Brem quattordicesima. Discreta anche la squadra tedesca, con la Hölzl settima e la Rebensburg ottava. Delusione per la Francia, con nessuna atleta nelle dieci. La rimaneggiata Svizzera ha portato una sola atleta nelle trenta, ovvero Fabienne Suter che ha ottenuto un per lei buon 12° posto. Nel complesso si può affermare che si sia trattata di una gara dove i valori in campo del gigante femminile sono stati ampiamente rispettati.
A parte la Zettel male le austriache, con la Kirchgasser uscita nella seconda manche, e la Görgl solamente quindicesima. Discreta la giovane Eva-Maria Brem quattordicesima. Discreta anche la squadra tedesca, con la Hölzl settima e la Rebensburg ottava. Delusione per la Francia, con nessuna atleta nelle dieci. La rimaneggiata Svizzera ha portato una sola atleta nelle trenta, ovvero Fabienne Suter che ha ottenuto un per lei buon 12° posto. Nel complesso si può affermare che si sia trattata di una gara dove i valori in campo del gigante femminile sono stati ampiamente rispettati.
Infine le peggiori paure sono confermate riguardo Nicole Hosp: la 26enne deve dire addio sin da oggi ai Giochi olimpici di Vancouver. La tirolese si è rotta il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, sarà operata nelle prossime ore e la convalescenza prevede almeno 6 mesi di stop. La rivedremo in pista solamente nella prossima stagione. La prossima gara femminile è prevista per il 14 novembre a Levi, dove si terrà uno slalom. Mentre il prossimo gigante sarà il 29 novembre ad Aspen.
Nessun commento:
Posta un commento