ALPINO - Nella splendida cornice del Castello di Lubjana è stata presentata ieri la spedizione slovena che parteciperà alle Olimpiadi di Vancouver. Andrei Jerman, vincitore a Bormio, che ha tenuto il giuramento ufficiale a nome di tutti gli atleti, ha promesso che la squadra composta da 29 uomini e 16 donne ritornerà con almeno una medaglia (da Albertville 1992 la Slovenia ha conquistato 4 bronzi).
Petra Majdic è la carta più importante che può schierare la Repubblica Slovena che si è proclamata indipendente dall'ex Jugoslavia nel 1991. Il motivo di principale di preoccupazione invece è il rapporto sempre più incrinato tra la Federazione sci e la sua stella più luminosa, la gigantista Tina Maze.
La 26enne medaglia d'argento della Val d'Isere, che si allena con un suo team privato gestito dall'italiano Andrea Massi e di cui fa parte da quest'inverno Jure Hafner (ex consulente tecnico di Janica Kostelic), non avrebbe infatti ancora trovato un'intesa economica per la stagione in corso: il motivo del contendere pare sia la gestione degli sponsor della otto volto vincitrice in Coppa del mondo.
La tensione è tale che c'è chi parla addirittura di un possibile cambio di nazionale in futuro per la Maze, originaria della Carinzia slovena.
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