ALPINO - Lo slalom femminile riprende esattamente da dove aveva chiuso: Maria Riesch in testa con Lindsey Vonn unica in grado di contrastarla. Le due grandi amiche hanno disputato una gara a parte mettendo tra loro e le avversarie un distacco importante.
La tedesca ha chiuso con il tempo di 53"92 e un vantaggio di 22 centesimi sull'americana che a metà percorso era avanti di 0"18, ma nella parte finale ha commesso qualche piccolo errore. Al terzo posto una solida Tanja Poutiainen staccata di 72 centesimi, quarta una rediviva Anja Pärson, staccata di 94 centesimi e molto in palla nella parte alta visto che all'intermedio era in linea con la Riesch. Brava Michaela Kirchgasser: scesa con il pettorale 22 ha chiuso in 5° posizione staccata di 96 centesimi. Marlies Schild, al rientro dopo l'infortunio, ha disputato una prova tutto sommato discreta: senza forzare, su una pista dove l'attacco paga, è scesa in assoluta sicurezza chiudendo al settimo posto provvisorio staccata di 1"18.
Parecchie sorprese in questa prima manche, con la pista che ha retto molto bene e ha consentito a diverse atlete con pettorali molto alti di inserirsi. Susanne Riesch, pettorale numero 16, ha realizzato il sesto tempo a 97 centesimi dalla sorella Maria. Sempre in tema di Germania è stata bravissima la tedesca Katharina Dürr, che scesa con il pettorale 50 ha chiuso in ottava posizione a 1"46 dalla vetta. E' riuscita ad inserirsi anche la norvegese Mona Loeseth partita col 51 ha chiuso con l'undicesimo tempo a 1"74. L'americana Kaylin Richardson, numero 70, è al ventesimo posto, infine la finlandese Kristiina Rove, numero 77 , ha fatto segnare il ventiquattresimo tempo.
Molto male le italiane in questa prima frazione. La migliore, Manuela Moelgg, ventiquattresima e staccata di 2"15, è scesa senza forzare dando l'impressione di subire il tracciato. Chiara Costazza è subito dientro, ventiseiesima a 2"29, per lei però esistono delle parziali attenuanti essendo al rientro dopo un anno dall'infortunio. Fuori tutte le altre: Nicole Gius ha inforcato subito dopo il primo intermedio. Denise Karbon, l'azzurra che ha interpretato meglio il percorso scendendo all'attacco, dopo un discreto intermedio (51 centesimi di ritardo) ha commesso un grave errore sul muro compromettendo la qualificazione alla seconda manche. Stessa sorte per le sorelle Curtoni, che però avevano un intermedio molto alto.
Se Atene piange, Sparta non ride. Ancor peggio delle azzurre è andata la forte squadra francese che ha qualificato solo Taïna Barioz, trentesima. Particolarmente deludente Sandrine Aubert, vincitrice di 2 slalom nella scorsa stagione, 33^ e staccata di 2"52, ha pagato a caro prezzo una discesa troppo conservativa. Non qualificata anche la campionessa d'Europa Veronika Zuzulova. La seconda manche avrà inizio alle ore 13.00.
La tedesca ha chiuso con il tempo di 53"92 e un vantaggio di 22 centesimi sull'americana che a metà percorso era avanti di 0"18, ma nella parte finale ha commesso qualche piccolo errore. Al terzo posto una solida Tanja Poutiainen staccata di 72 centesimi, quarta una rediviva Anja Pärson, staccata di 94 centesimi e molto in palla nella parte alta visto che all'intermedio era in linea con la Riesch. Brava Michaela Kirchgasser: scesa con il pettorale 22 ha chiuso in 5° posizione staccata di 96 centesimi. Marlies Schild, al rientro dopo l'infortunio, ha disputato una prova tutto sommato discreta: senza forzare, su una pista dove l'attacco paga, è scesa in assoluta sicurezza chiudendo al settimo posto provvisorio staccata di 1"18.
Parecchie sorprese in questa prima manche, con la pista che ha retto molto bene e ha consentito a diverse atlete con pettorali molto alti di inserirsi. Susanne Riesch, pettorale numero 16, ha realizzato il sesto tempo a 97 centesimi dalla sorella Maria. Sempre in tema di Germania è stata bravissima la tedesca Katharina Dürr, che scesa con il pettorale 50 ha chiuso in ottava posizione a 1"46 dalla vetta. E' riuscita ad inserirsi anche la norvegese Mona Loeseth partita col 51 ha chiuso con l'undicesimo tempo a 1"74. L'americana Kaylin Richardson, numero 70, è al ventesimo posto, infine la finlandese Kristiina Rove, numero 77 , ha fatto segnare il ventiquattresimo tempo.
Molto male le italiane in questa prima frazione. La migliore, Manuela Moelgg, ventiquattresima e staccata di 2"15, è scesa senza forzare dando l'impressione di subire il tracciato. Chiara Costazza è subito dientro, ventiseiesima a 2"29, per lei però esistono delle parziali attenuanti essendo al rientro dopo un anno dall'infortunio. Fuori tutte le altre: Nicole Gius ha inforcato subito dopo il primo intermedio. Denise Karbon, l'azzurra che ha interpretato meglio il percorso scendendo all'attacco, dopo un discreto intermedio (51 centesimi di ritardo) ha commesso un grave errore sul muro compromettendo la qualificazione alla seconda manche. Stessa sorte per le sorelle Curtoni, che però avevano un intermedio molto alto.
Se Atene piange, Sparta non ride. Ancor peggio delle azzurre è andata la forte squadra francese che ha qualificato solo Taïna Barioz, trentesima. Particolarmente deludente Sandrine Aubert, vincitrice di 2 slalom nella scorsa stagione, 33^ e staccata di 2"52, ha pagato a caro prezzo una discesa troppo conservativa. Non qualificata anche la campionessa d'Europa Veronika Zuzulova. La seconda manche avrà inizio alle ore 13.00.
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