PATTINAGGIO DI FIGURA - Concluso Skate Canada, si è definito il campo dei qualificati per la finale del Grand Prix in programma a Tokyo ad inizio dicembre.
Nelle coppie di artistico, grande delusione per i padroni di casa Dube-Davison che hanno messo insieme due programmi ricchi di incertezze ed errori dicendo addio alla qualificazione all'atto conclusivo. Sorridono, invece, i tedeschi Savhcenko-Szolkowy che, con tanto di nuovo azzeccato programma lungo sporcato solo da un axel singolo anziché doppio di Robin, hanno dominato la prova stabilendo, con 206,71 punti, anche il nuovo record mondiale. Il precedente primato (206,54) era datato dicembre 2004 ed apparteneva ai cinesi Shen-Zhao.
In seconda posizione, si sono piazzati i vincitori del Trophèe Bomphard Mukhortova-Trankov che si sono qualificati agevolmente per la finale in cui tre coppie del vecchio continente (Savchenko-Szolkowy, Mukhorova-Trankov, Kavaguti-Smirnov) si troveranno contrapposte a tre sodalizi cinesi (Shen-Zhao, Pang-Tong, Zhang-Zhang).
Nella gara femminile, ad uno short programm impreziosito da un paio di prestazioni di alto livello si è contrapposto un programma libero dove è stata l’approssimazione a prendere il sopravvento. Il successo finale è andato alla beniamina di casa Joannie Rochette, capace nel corto di raggiungere i 70 punti, traguardo finora alla portata delle sole Yu Na Kim, Mao Asasa, Irina Slutskaja e Sasha Cohen. In seconda posizione, si è attestata l’avvenente statunitense Alissa Czisny, autrice di un programma corto d’autore da 63,52 punti che le è valso la terza prestazione stagionale. Sia Rochette che Czisny (nella foto) hanno poi evidenziato difficoltà di tenuta nel programma libero, costellato da diversi errori per entrambe, ma, in virtù di prestazioni non esaltanti della concorrenza, hanno difeso i piazzamenti acquisiti nel programma corto. Oltre a Rochette, salita a cinque successi in carriera nel Grand Prix, ha strappato il ticket per Tokyo anche una fallosa Akiko Suzuki che, palesando incertezze in serie su flip e lutz, non è andata oltre la quinta piazza. Il podio di Skate Canada è stato completato dalla finlandese Laura Lepisto che ha ottenuto la seconda posizione nel libero proponendosi come una credibile candidata per il podio dei Campionati Europei di Gennaio. Oltre a Rochette e Suzuki, le qualificate per la finale sono la coreana Kim , la giapponese Ando, la russa Leonova e la statunitense Wagner.
In campo maschile, vittoria per lo statunitense Jeremy Abbott che ha regolato di un’incollatura il giapponese Daisuke Takahashi, con il quale ha anche diviso la palma di migliore nei due programmi. Da rimarcare, la deludente prestazione del favorito della vigilia Patrick Chan, ancora alle prese con i postumi di un infortunio ed assai incerto sui salti, triplo axel in particolare. L’italiano Samuel Contesti ha concluso in quinta posizione davanti a Chan, ma al di là degli errori sul rittberger nel corto e su un triplo axel nel libero, paga un forte gap nei confronti dei migliori sulle componenti del programma in cui risulta decisamente sottopagato. Abbott e Takahashi si sono qualificati per la finale di Tokyo in cui troveranno il padrone di casa Nobunari Oda, unico a vincere due tappe in stagione, il francese Brian Joubert e gli statunitensi Evan Lysacek e Johnny Weir.
Nella danza, pronostico rispettato per le prime due posizioni. Il successo è andato ai quotati canadesi Virtue-Moir che, malgrado qualche imprecisione di troppo nella danza originale, hanno sbriciolato il primato stagionale che apparteneva ai compagni di training Davis-White. Al posto d’onore si sono piazzati, seppur ad ampio distacco, i francesi Pechalat-Bourzat che hanno preceduto i canadesi Weaver-Poje, allievi del nostro Pasquale Camerlengo.
Nell’atto conclusivo del Grand Prix, il successo sembra una questione tra le coppie nordamericane (Virtue-Moir, Davis-White, Belbin-Agosto), capaci di aggiudicarsi tutte le prove disputate in stagione. Saranno presenti a Tokyo anche tre coppie del vecchio continente (Pechalat-Bourzat, Cappellini-Lanotte, Kerr-Kerr).
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