OLIMPIADI - I funzionari olimpici britannici stanno preparando un piano di emergenza nel caso in cui la federazione nazionale di sci e snowboard fallisse prima dei Giochi invernali in programma dal 12 al 28 febbraio a Vancouver.
La federazione potrebbe andare in amministrazione controllata, a meno che non riceva 326.000 dollari di finanziamenti entro la fine di gennaio. La crisi potrebbe minacciare la partecipazione alle Olimpiadi di 15 atleti britannici, tra cui la sciatrice Chemmy Alcott e la snowboarder Zoe Gillings.
Ma l'associazione olimpica britannica (BOA) giovedi aveva detto che stava lavorando per assicurare che nessun atleta avrebbe saltato i Giochi a causa di problemi finanziari.
"La priorità assoluta della BOA è di fare tutto il possibile per garantire agli atleti la partecipazione ai Giochi di Vancouver in qualità di membri del team britannico," ha detto il capo esecutivo BOA Andy Hunt in un comunicato. "Abbiamo sviluppato un piano di emergenza e, qualora risultasse necessario farlo, sarà sottoposto al nostro consiglio di amministrazione. Siamo in contatto coi capi squadra e i funzionari competenti per rassicurarli sul fatto che stiamo monitorando da vicino la situazione e stiamo facendo tutto il possibile per aiutarli".
E' prevista la partenza di circa 50 atleti britannici per Vancouver per gareggiare in sette sport: biathlon, bob, curling, slittino, pattinaggio, snowboard e sci alpino. Alcott e Gillings dovrebbero essere le punte di questa squadra.
Nel 2007, Chemmy è diventata la prima britannica a qualificarsi per le finali della Coppa del Mondo, e ha cinque piazzamenti tra le top ten tra discesa (due), gigante (uno) e supercombinata (due, con un settimo posto). E' stata 14a in combinata nel 2002 a Salt Lake City e 11a in discesa a Torino 2006.
Zoe Gillings, specialista dello snowboardcross, quattro anni fa è finita 15a nella gara olimpica e in Coppa del Mondo ha vinto una gara a Valle Nevado nel 2004 ed è stata due volte seconda e due volte terza.
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