A Wengen si rivede un super Janka. Grandi rientri di Heel, quarto, e Fill, ottavo

ALPINO - Sul lunghissimo, meraviglioso Lauberhorn si rivede il fuoriclasse che aveva stupito tutti all'inizio della stagione a Beaver Creek: Carlo Janka. Il 23enne grigionese ha trionfato nella discesa di Wengen, suo quarto successo stagionale dopo i tre consecutivi in Colorado e sesto in carriera in Coppa del Mondo, pennellando tutti i tratti più difficili della pista e infliggendo distacchi netti a tutti gli avversari.

Secondo posto a 66 centesimi per il sempre più sorprendente canadese Manuel Osborne-Paradis, vincitore in Val Gardena su una pista completamente diversa da questa, terzo a 82 centesimi il 38enne del Liechtenstein Marco Büchel che migliora il proprio record di atleta più vecchio ad andare sul podio in discesa in Coppa del Mondo.

Bellissimo quarto posto per il rientrante azzurro Werner Heel anche se c'è un pizzico di rammarico perché l'altoatesino è arrivato a un solo centesimo dal terzo gradino del podio. Vicinissimi al terzo posto anche Didier Cuche e Andrej Jerman, quinti ex-aequo a 4 centesimi da Büchel. Settimo il vincitore dell'anno scorso, lo svizzero Didier Defago davanti a Peter Fill che alla prima gara stagionale dopo l'infortunio di quest'estate centra uno stupefacente ottavo posto.

Disastro Austria: i migliori sono Klaus Kröll e Georg Streitberger, nono e decimo, Michael Walchhofer, debilitato da un virus, si deve accontentare del sedicesimo posto. Per quanto riguarda la Coppa del Mondo, Janka scavalca Benny Raich, oggi assente, di 68 punti in testa, così così Aksel Lund Svindal, quindicesimo, il norvegese perde il terzo posto a favore di Cuche. Bode Miller ha perso un probabile secondo posto finendo per terra all'entrata della esse finale ma il Cowboy a Vancouver può dire la sua anche in discesa oltre che in supercombinata.

Gli altri azzurri: 17° Christof Innerhofer, 22° Dominik Paris, 24° Stefan Thanei, 33° Patrick Staudacher che ha patito la visibilità non perfetta, 37° Mattia Casse. Domani appuntamento con lo slalom che è probabilmente il più difficile del Circo Bianco.