domenica 17 gennaio 2010

Atto di forza della staffetta russa a Ruhpolding

BIATHLON - La staffetta maschile russa composta da Ivan Tcherezov, Anton Shipulin, Maxim Tchoudov e Evgeny Ustygov primeggia a Ruhpolding e ottiene così la prima vittoria stagionale nelle gare a squadre. Il successo della Russia non è mai stato in discussione ed è stato costruito nelle prime due frazioni. Infatti al primo cambio il vantaggio era già di 27" e a metà gara di 55". Margine che è stato mantenuto fino alla fine.

Al secondo posto la Norvegia che nulla ha potuto contro lo strapotere russo odierno e che ha avuto la meglio sull'Austria, terza, solo all'ultimo poligono. Infatti Svendsen e Landertinger sono arrivati appaiati, ma mentre il primo ha chiuso senza errori il secondo ha pasticciato oltremodo venendo costretto addirittura al giro di penalità. La Germania padrona di casa in formazione rimaneggiata a causa di piccoli malanni di stagione che hanno colpito Peiffer e Birnbacher ha chiuso quarta risalendo la china in ultima frazione con Michael Greis dopo essersi trovata addirittura nona al terzo cambio.

L'Italia ha chiuso in 11esima posizione pagando il passo sugli sci di Mattia Cola, oggi molto lento in questa componente, ma quantomeno preciso al poligono e il giro di penalità nel poligono in piedi con Renè Laurent Vuillermoz. Va rimarcato comunque il problema avuto da Lukas Hofer, che ha dovuto cambiare carabina dopo il poligono a terra. Senza questo inconveniente gli azzurri sarebbero arrivati decimi davanti alla Repubblica Ceca.

Emerge un dato interessante in ottica Vancouver. Le quattro staffette sin qui disputate sono state vinte da 4 squadre diverse: Francia, Austria, Norvegia e Russia. C'è grossa incertezza quindi in vista della competizione più importante della stagione, quella a Cinque cerchi.

2 commenti:

  1. Mi spiace ma la croce oggi va addosso agli skiman e non a Cola.
    Poi la sfiga ci ha visto bene (vedi Renè e Lukas) ma oggi con materiali "soltanto" buoni saremmo arrivati almeno 2 minuti prima.

    RispondiElimina
  2. Sicuramente i materiali non erano eccezionali. Però se così fosse negli ultimi tempi sarebbe un dejà vu

    RispondiElimina