SCI DI FONDO - La 50 km a tecnica classica, gara regina dei Giochi olimpici, è stata tutto fuorchè emozionante, quantomeno per le prime due ore. Infatti da quando la Fis ha deciso di introdurre il format della partenza di massa sostituendo la classica formula della partenza a intervalli, nelle gare su questa distanza spesso si assiste a una lunga processione di atleti. E quanto visto oggi non ha fatto eccezione. Infatti nei primi 20 km non accade sostanzialmente nulla, con il gruppone di atleti a procedere regolarmente.
Nel quinto giro la competizione da' una parvenza di vita. Infatti il norvegese Martin Sundby va in avanscoperta prendendo anche 15" di vantaggio. Il tentativo è velleitario e neppure l'atleta sembra troppo convinto della sua fuga e viene ripreso alla fine della tornata. La gara procede poi sonnacchiosa fino ai 35 km. Subito dopo Axel Teichmann va in difficoltà e si stacca leggermente dagli atleti al comando. Nel corso di questo giro Pietro Piller Cottrer, già poco brillante anche a causa di un risentimento alla coscia, cade in discesa e perde definitivamente il treno del gruppo di testa. Invece il tedesco, al termine della tornata, cambia materiali e si riporta lentamente sui primi.
Nel nono giro si assiste a un tentativo di attacco del russo Legkov che screma il gruppo di testa. In questo frangente il norvegese Northug va leggermente in crisi, ma riesce a tenere le code di chi lo precede. All'inizio dell'ultimo giro ci sono ancora una quindicina di atleti a giocarsi le medaglie, tra i quali anche l'azzurro Giorgio Di Centa. C'è però una situazione significativa: il ceco Lukas Bauer è inaspettatamente in difficoltà.
A 700 metri dal traguardo è Teichmann a dare fuoco alle polveri. Il tedesco si porta in testa e alza improvvisamente il ritmo sull'ultima salita. Solo quattro atleti riescono a rimanergli in scia: il connazionale Angerer, lo svedese Johan Olsson, lo svizzero Cologna e appunto Northug, per il quale le cose si mettono veramente bene dal punto di vista tattico.
All'ultima curva Cologna, al momento in terza posizione, cade ed esce dal discorso medaglie. Northug ha invece preso la scia di Teichmann e scatena tutti i suoi cavalli, sverniciando il tedesco in vista del traguardo e andando a conquistare la medaglia d'oro. Nella sfida per il bronzo è Olsson ad avere la meglio su Angerer. Il delusissimo Cologna chiude decimo, subito davanti a Giorgio Di Centa. Piller Cottrer è 26esimo a 2'46", Valerio Checchi 31esimo a 5'14" e Roland Clara 36esimo a 5'25".
La gara odierna rappresenta una grande rivincita, se non addirittura una vendetta sportiva, per Petter Northug. Infatti a inizio gennaio subì una dura lezione da Lukas Bauer nel Tour de Ski, venendone staccato e nettamente battuto nelle ultime due tappe. Al contrario, oggi, il norvegese sconfigge il ceco nella gara dove quest'ultimo era considerato il grande favorito. Il 24enne, inoltre, conquista il secondo oro dei suoi Giochi olimpici, chiudendo con l'invidiabile bottino di 4 medaglie. Settimana prossima torna la Coppa del mondo, a Lahti (Finlandia) e proprio Northug ha un netto margine di vantaggio sulla concorrenza nella lotta per la sfera di cristallo.
Nel quinto giro la competizione da' una parvenza di vita. Infatti il norvegese Martin Sundby va in avanscoperta prendendo anche 15" di vantaggio. Il tentativo è velleitario e neppure l'atleta sembra troppo convinto della sua fuga e viene ripreso alla fine della tornata. La gara procede poi sonnacchiosa fino ai 35 km. Subito dopo Axel Teichmann va in difficoltà e si stacca leggermente dagli atleti al comando. Nel corso di questo giro Pietro Piller Cottrer, già poco brillante anche a causa di un risentimento alla coscia, cade in discesa e perde definitivamente il treno del gruppo di testa. Invece il tedesco, al termine della tornata, cambia materiali e si riporta lentamente sui primi.
Nel nono giro si assiste a un tentativo di attacco del russo Legkov che screma il gruppo di testa. In questo frangente il norvegese Northug va leggermente in crisi, ma riesce a tenere le code di chi lo precede. All'inizio dell'ultimo giro ci sono ancora una quindicina di atleti a giocarsi le medaglie, tra i quali anche l'azzurro Giorgio Di Centa. C'è però una situazione significativa: il ceco Lukas Bauer è inaspettatamente in difficoltà.
A 700 metri dal traguardo è Teichmann a dare fuoco alle polveri. Il tedesco si porta in testa e alza improvvisamente il ritmo sull'ultima salita. Solo quattro atleti riescono a rimanergli in scia: il connazionale Angerer, lo svedese Johan Olsson, lo svizzero Cologna e appunto Northug, per il quale le cose si mettono veramente bene dal punto di vista tattico.
All'ultima curva Cologna, al momento in terza posizione, cade ed esce dal discorso medaglie. Northug ha invece preso la scia di Teichmann e scatena tutti i suoi cavalli, sverniciando il tedesco in vista del traguardo e andando a conquistare la medaglia d'oro. Nella sfida per il bronzo è Olsson ad avere la meglio su Angerer. Il delusissimo Cologna chiude decimo, subito davanti a Giorgio Di Centa. Piller Cottrer è 26esimo a 2'46", Valerio Checchi 31esimo a 5'14" e Roland Clara 36esimo a 5'25".
La gara odierna rappresenta una grande rivincita, se non addirittura una vendetta sportiva, per Petter Northug. Infatti a inizio gennaio subì una dura lezione da Lukas Bauer nel Tour de Ski, venendone staccato e nettamente battuto nelle ultime due tappe. Al contrario, oggi, il norvegese sconfigge il ceco nella gara dove quest'ultimo era considerato il grande favorito. Il 24enne, inoltre, conquista il secondo oro dei suoi Giochi olimpici, chiudendo con l'invidiabile bottino di 4 medaglie. Settimana prossima torna la Coppa del mondo, a Lahti (Finlandia) e proprio Northug ha un netto margine di vantaggio sulla concorrenza nella lotta per la sfera di cristallo.
di Francesco Paone
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