BIATHLON - Il giorno dopo l'oro nell'inseguimento i media svedesi hanno scoperto un toccante retroscena riguardante Björn Ferry. Infatti il fratello maggiore Anders è malato di cancro al cervello da 2 anni, ed è stato già sottoposto a quattro operazioni per rimuovere diversi tumori. Attualmente sta venendo sottoposto a una cura sperimentale e si trova in Belgio insieme all'altro fratello Matthias, che lo sta assistendo. Il giorno prima della gara vinta Anders ha mandato un messaggio a Björn informandolo di sviluppi positivi sulla sua situazione di salute.
I due sono molto legati e nonostante siano attualmente in parti opposte del mondo c'è sempre stato un fitto scambio di sms tra i due. Anders e Matthias hanno spiegato di aver seguito la gara tramite la televisione belga: "Non capivamo una parola di quello che stavano dicendo, ma quando abbiamo visto Björn uscire per primo dopo l'ultimo poligono ci siamo messi a urlare. Avremo disturbato tutta la clinica!".
Il neocampione olimpico dell'inseguimento, interpellato al riguardo, si è limitato a confermare il tutto dicendo "Questa situazione mi ha dato una prospettiva diversa verso lo sport. Prima mi arrabbiavo a morte se mancavo un bersaglio. Ora invece so quanto la vita possa essere terribile, e mi rendo conto che un cattivo risultato è solo una piccola cosa. Per me il biathlon è la cosa più importante, ma non è questione di vita o di morte."
I due sono molto legati e nonostante siano attualmente in parti opposte del mondo c'è sempre stato un fitto scambio di sms tra i due. Anders e Matthias hanno spiegato di aver seguito la gara tramite la televisione belga: "Non capivamo una parola di quello che stavano dicendo, ma quando abbiamo visto Björn uscire per primo dopo l'ultimo poligono ci siamo messi a urlare. Avremo disturbato tutta la clinica!".
Il neocampione olimpico dell'inseguimento, interpellato al riguardo, si è limitato a confermare il tutto dicendo "Questa situazione mi ha dato una prospettiva diversa verso lo sport. Prima mi arrabbiavo a morte se mancavo un bersaglio. Ora invece so quanto la vita possa essere terribile, e mi rendo conto che un cattivo risultato è solo una piccola cosa. Per me il biathlon è la cosa più importante, ma non è questione di vita o di morte."
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