BIATHLON - Il talento di Anastasiya Kuzmina sboccia nel giorno più importante e la biathleta slovacca, russa di nascita, conquista la prima vittoria della carriera nell'occasione più importante. La 25enne è stata autrice di una gara strepitosa battendo la favorita Magdalena Neuner nella sprint femminile, gara d'apertura del programma olimpico. Il duello tra le due nell'ultimo giro è stato appassionante con sorpassi e controsorpassi ai vari intermedi. Il poderoso finale della più anziana delle due le ha però permesso di primeggiare per 1"5 sulla più giovane rivale e di conquistare la prima medaglia d'oro nella storia dei Giochi olimpici invernali per la Slovacchia.
Il dato interessante è rappresentato dal fatto che la 23enne bavarese, solitamente dominante sugli sci, viene battuta a parità di errori. Infatti Kuzmina ha mancato un bersaglio a terra mentre Lena uno in piedi. Con ogni probabilità Neuner non aveva grandi materiali: la temperatura alta e la neve di conseguenza bagnatissima hanno giocato un brutto scherzo a parecchi skimen, non solo tedeschi. Se la vincitrice non può essere considerata una sorpresa in senso assoluto ma bensì una outsider, è invece inaspettata la medaglia di bronzo, ovvero la francese Marie Dorin. La 23enne chiude staccata di 10"9 senza errori al poligono. La chiave del grande risultato odierno della transalpina, al secondo podio in carriera, è stata un passo sugli sci ottimo per i consueti standard dell'atleta.
La lista delle sconfitte e deluse di questa prima gara olimpica è lunghissimo. In casa Germania Neuner è l'autentica salvatrice dalla patria poichè Hauswald chiude 26esima (2 errori), Henkel 27esima (2 errori) e Wilhelm 30esima (3 errori). Ma se la squadra teutonica raccoglie quantomeno l'argento, rimangono con un pugno di mosche le russe il cui leitmotiv è stato il crollo delle prestazioni nel giro finale. La migliore è Anna Boulygina, quarta e staccata di 12"1 dalla vincitrice. Va però rimarcato come la 26enne fosse in testa, e con margine, dopo il secondo poligono prima di pagare pesantemente dazio negli ultimi 2,5 km. Stessa sorte anche per Olga Zaitseva e Svetlana Sleptsova, rispettivamente settima (a 27"8) e tredicesima (a 47"5) pur senza commettere errori al tiro. Peraltro per la Russia oltre al danno c'è anche la beffa. Anastasiya Kuzmina è infatti a tutti gli effetti un'atleta russa diventata poi slovacca per matrimonio.
A uscire dalla competizione odierna con le orecchie basse sono le nazioni scandinave. In primis le svedesi dominanti fino a metà gennaio. Helena Jonsson, 10/10 al tiro, è relegata in una mesta 12esima posizione mentre Anna Carin Olofsson, 1 penalità, è 20esima. Gara da dimenticare per la Norvegia. La migliore è Ann Kristin Flatland, decima, mentre Tora Berger dopo un ottimo inizio di stagione si è persa cammin facendo e oggi è stata autrice di una brutta prestazione, chiudendo solo in 33esima posizione. Infine la finlandese Kaisa Mäkäräinen si piazza addirittura 59esima.
I materiali, oggi importantissimi, hanno giocato un brutto scherzo anche alla bielorussa Darya Domracheva la quale, pur senza sbagliare al tiro per la seconda volta in carriera, si deve accontentare dell'ottava piazza. Chi invece ha trovato la giusta alchimia per gli sci è senza ombra di dubbio Elena Khrustaleva. La rappresentante del Kazakistan ha ottenuto di gran lunga il miglior risultato in carriera piazzandosi quinta e rispettando così il contratto firmato con la federazione kazaka a inizio stagione (ottenere almeno un top 6 ai Giochi olimpici).
Capitolo Italia: la prestazione è nel complesso negativa e in linea con i valori espressi fino a questo momento in stagione. La migliore, come sovente accaduto quest'anno, è Katja Haller, 38esima e unica azzurra in zona punti. Va rimarcato che per i suoi mezzi l'altoatesina sta disputando una stagione più che discreta. Michela Ponza è invece ben lontana dai livelli di due stagioni or sono e giunge 43esima. Karin Oberhofer si dimostra performante sugli sci ma troppo fallosa al tiro chiudendo 47esima. Neppure qualificata per l'inseguimento Roberta Fiandino, 73esima.
In Coppa del mondo assoluta la Jonsson mantiene la testa con 565 punti. Magdalena Neuner continua però la sua rincorsa issandosi in seconda posizione a quota 474. La tedesca è sempre salita sul podio nelle ultime 8 gare disputate e potrebbe provare a realizzare una rimonta che avrebbe dell'incredibile. Andrea Henkel è terza con 462 davanti ad Anna Carin Olofsson con 456. Simone Hauswald è quinta con 444. Nella classifica di specialità la Jonsson riconquista la prima posizione con 235 punti contro i 228 di Olofsson e i 222 di Neuner e Medvedtseva. Domenica è in programma la sprint maschile. L'inseguimento femminile è previsto per martedì.
di Francesco Paone
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