martedì 23 febbraio 2010

Vancouver 2010 - Fondo, sprint a coppie maschile Northug e Pettersen:oro per i ragazzacci norvegesi

FONDO - Dopo tante amarezze e cocenti delusioni giunge il giorno della gioia e dei festeggiamenti anche per la Norvegia maschile e soprattutto per Petter Northug. Il 24enne, protagonista annunciato di questi Giochi olimpici aveva dovuto ingoiare due bocconi amari (15 km e double pursuit) e la pillola indorata della sprint, doveva aveva conquistato il bronzo ma non era mai stato in lotta per il successo.

L'atleta di Mosvik ha infatti vinto la sprint a coppie maschile insieme a Øystein Pettersen in una gara molto diversa da quella femminile. Infatti se tra le ragazze la Svezia ha imposto un ritmo forsennato alla competizione sin dalle prime battute, la gara maschile è stata invece, come spesso accade, molto tattica e con un ritmo blando o non selettivo tenuto da diversi atleti alternatisi in testa. In particolare sono stati i francesi a menare la danza, senza però fare una reale selezione tra le 10 coppie in gara.

La bagarre si è accesa nel quinto giro quando il tedesco Tim Tscharnke si è lanciato all'attacco prendendo un piccolo margine di vantaggio, consegnato al compagno Axel Teichmann. Sono riusciti a rimanere a portata di tiro del leader solo il norvegese Pettersen e il russo Nikolay Morilov. Nell'ultimo giro è stata la Russia, con Petukhov, a chiudere il buco sul teutonico. Nel finale Northug ha poi piazzato uno dei suoi irresistibili sprint andando a conquistare la medaglia d'oro per sè e per la Norvegia. Teichmann resiste e porta l'argento alla Germania, mentre il bronzo va alla coppia russa.

Peraltro la presenza di Pettersen è stata decisa letteralmente poche ore prima del via poichè Ola Vigen Hattestad ha rinunciato alla gara a causa di un forte mal di gola. Il successo norvegese è quindi arrivato con i due "ragazzacci" della squadra, atleti sempre al di sopra delle righe, ma mai banali. Per loro le dichiarazioni senza peli sulla lingua e i comportamenti gigioneschi lontano dalle piste di fondo sono la normalità.

Per quanto riguarda l'Italia, Cristian Zorzi e Renato Pasini sono quasi sempre stati nelle retrovie e hanno chiuso all'ottavo posto battendo allo sprint gli Stati Uniti senza mai entrare nella lotta per il podio. La prossima gara maschile è la staffetta di mercoledì dove l'Italia è campionessa olimpica in carica.

di Francesco Paone

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