Dopo il mondiale del 2003, proprio la sfera di cristallo è l’unico trofeo mancante nella bacheca dei forti austriaci. I Linger hanno piazzato due manches velocissime, ottenendo in entrambe il miglior tempo. Alla fine il vantaggio sui fratelli lettoni Andris e Juris Sics è stato di 264 millesimi. Questi ultimi, mai sul podio in stagione, sono stati la grande rivelazione di questi Giochi, confermando gli ottimi riscontri ottenuti nelle prove di allenamento.
Medaglia di bronzo per i tedeschi Patrick Leitner e Alexander Resch, quarti dopo la prima frazione ed autori di una pregevole seconda discesa, che è valsa il sorpasso sugli azzurri Christian Oberstolz e Patrick Gruber. Per i teutonici si tratta della seconda medaglia olimpica in carriera, otto anni dopo l’oro di Salt Lake City.
Per l’equipaggio altoatesino, invece, continua il digiuno nelle grandi manifestazioni: nonostante la vittoria di due classifiche generali di Coppa del Mondo, gli italiani non hanno mai conquistato una medaglia tra Olimpiadi e Mondiali. L’età, comunque, è dalla loro parte (33 anni Oberstolz, 32 Gruber), quindi non è impensabile guardare a Sochi 2014.
Grandi delusi di giornata sono i tedeschi Andre Florschuetz e Torsten Wustlich e gli italiani Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder, rispettivamente quinti e noni. Gli azzurri, in particolare, hanno patito più di altri l’abbassamento della partenza a quella degli juniores, non riuscendo a trovare il giusto feeling con la pista ed in special modo con la prima curva, nella quale hanno perso decimi preziosi.
di Federico Militello
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