SLITTINO - La prima manche chiusa al terzo posto è stata solo la quiete prima della tempesta per le avversarie. Infatti nelle successive tre discese non c'è stata storia poichè Tatjana Hüfner ha imposto la legge della più forte, ovvero la sua. La favorita 26enne tedesca non ha lasciato spazio alle avversarie conquistando così il titolo olimpico, unico alloro mancante nella sua ricchissima bacheca. Con il successo odierno la teutonica diventa la quinta atleta a vincere oro olimpico, oro mondiale e Coppa del mondo assoluta in carriera dopo le connazionali Silke Otto, Silke Kraushaar, Steffi Martin e all'azzurra Gerda Weissteiner.
A conquistare la medaglia d'argento è l'outsider austriaca Nina Reithmayer la quale, dopo aver chiuso in testa la prima manche ha dovuto sì inchinarsi a Hüfner di ben 490 millesimi, ma è riuscita a difendersi dal tentativo di rimonta dell'altra tedesca Nathalie Geisenberger, controfavorita della vigilia e medaglia di bronzo a 577 millesimi dalla più esperta compagna di squadra. Tentativo di rimonta peraltro rimasto incompiuto poichè dopo aver quasi azzerato il distacco dall'austriaca nella terza manche, la più giovane delle teutoniche ha commesso diversi errori nella quarta discesa rischiando addirittura di venire scavalcata dalla russa Tatiana Ivanova, autentica sorpresa della gara, staccata di 0"657 dalla prima piazza.
La grande delusione della gara olimpica è l'americana Erin Hamlin, campionessa del mondo in carica, mai in gara e alla fine mestamente 16esima, la quale ha peraltro rischiato di non essere neppure la migliore delle statunitensi, evento che si sarebbe verificato senza i grossolani errori di Julia Clukey nell'ultima discesa. L'azzurra Sandra Gasparini chiude 20esima la sua prima partecipazione ai Giochi olimpici. La Germania dopo l'oro e l'argento in campo maschile raccoglie anche l'oro e il bronzo tra le ragazze. Domani scenderà in pista il doppio maschile, unica gara disputata sulla distanza delle 2 manche, che chiuderà il programma olimpico dello slittino. Saranno impegnati Oberstolz/Gruber e Planckesteiner/Haselrieder con ambizioni di medaglia.
di Francesco Paone
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