HOCKEY GHIACCIO - Stati Uniti b. Canada 5-3 (2-1,1-1,2-1) Era di gran lunga l’evento più atteso del giorno, la partita che ha paralizzato e incollato tutto il Canada davanti alla televisione: la battaglia tra i padroni di casa e gli Stati Uniti.
La data della partita era già segnata su tutti i calendari degli appassionati e dei tifosi delle due nazioni ma è divenuta ancora più importante, non solo per l’acerrima rivalità sportiva che da sempre caratterizza tutte le sfide hockeistiche tra le due nazionali, ma anche in virtù della posta in palio: il passaggio diretto ai quarti di finale del torneo olimpico maschile di hockey su ghiaccio.
Trovare un posto libero al Canada Hockey Place è impossibile, i biglietti sono esauriti già da un anno. L’atmosfera è eccezionale quando le due squadre entrano sul ghiaccio e il rumore della folla si fa assordante al momento del primo ingaggio.
Pronti via e americani subito aggressivi. Dopo circa 40 secondi, gran slap dalla blu di Rafalski che tira dalla destra a incrociare e batte Brodeur anche grazie a una deviazione nel traffico davanti porta. Gli Stati Uniti si portano così a sorpresa in vantaggio zittendo il pubblico.
La prima occasione da rete per i canadesi capita al terzo minuto sulla stecca di Crosby ed è pronto Miller a respingere così come nei successivi tiri scagliati verso la sua porta, prima che arrivi il pareggio. Sulla conclusione di Seabrook dalla blu, la deviazione di Eric Staal non lascia scampo al portiere statunitense ed è 1-1.
Non c'è neanche il tempo di far annunciare allo speaker il nome del marcatore e gli americani sono di nuovo in vantaggio con un’altra rete di Rafalski. Il difensore è lesto stavolta a intercettare un passaggio sbagliato di Brodeur e a batterlo freddamente per il 2-1.
Il portiere a stelle e strisce continua a farsi trovare reattivo su ogni conclusione (18 parate solo nei primi venuti minuti) e si va negli spogliatoi con i canadesi sotto di un gol.
Nel secondo periodo il copione non cambia, il Canada fa la partita ed è ancora il portiere americano protagonista di un paio di interventi decisivi. Dopo tre minuti grande azione di Toews, che forse ha goduto di troppa libertà nel girarsi da dietro la gabbia e tirare verso la porta, e sulla respinta di Miller, Dany Heatley deve solo appoggiare in fondo al sacco il disco che rimette tutto in pareggio sul 2-2.
Nel periodo centrale, gli statunitensi giocano un’ottima seconda metà di tempo e a 3' dalla seconda sirena ritornano in avanti. Azione insistita in attacco con Ryan e Backes davanti la gabbia ed è il veterano Chris Drury a risolvere in mischia per il 3-2 degli Usa che si rendono pericolosissimi anche nel penultimo minuto con una doppia azione di ripartenza salvata da Brodeur in entrambe le occasioni.
I secondi venti minuti di gioco vedono girare l’inerzia della gare e gli States fanno registrare più tiri in porta degli avversari (13 contro 12).
L’ultimo periodo si apre con gli Usa che giocano 6 dei primi 10 minuti in powerplay. Al terzo tentativo un letale Rafalski con un tiro micidiale al volo fa volare sul 4-2 i suoi realizzando una straordinaria tripletta.
Si crea un clima di silenzio surreale nell’arena con Miller che frustra tutti i tentativi canadesi di riaprire i giochi. A poco meno di cinque minuti dalla fine, il pubblico si rianima per provare a incitare la squadra di casa che usufruisce di due minuti in superiorità numerica.
Ancora superlativo il portiere americano che però capitola a pochi secondi dalla fine del powerplay quando Crosby lo beffa nel suo unico momento di indecisione della serata.
Con tre minuti da giocare è di nuovo bolgia, e l’assedio di quasi un minuto e mezzo nel terzo offensivo toglie il fiato ma non riesce a sfondare la resistenza avversaria. Brodeur esce dalla gabbia per avere un uomo di movimento in più nell'ultimo minuto.
Con un incredibile giocata, Ryan Kesler, ruba il tempo a un Perry sicuro di essere in controllo del disco in difesa, e infila il gol a porta vuota che spegne le luci all’Hockey Canada Place.
Grazie a una prestazione di grande grinta gli Usa, per la terza volta nella storia olimpica, battono il Canada, questa volta a casa dei rivali e con un sapore totalmente diverso.
Protagonisti di questo successo, su tutti, il difensore Brian Rafalski, oggi cecchino implacabile e il portierone Ryan Miller, che esce nettamente vincitore nel confronto con il suo rivale Brodeur, mettendo a segno ben 42 parate e dando gran sicurezza al reparto difensivo.
"Hockey is Canada's game" ripetono tutti con grande orgoglio qui, ma la sconfitta contro gli odiati rivali, mette decisamente in crisi le certezze di una nazione intera che vuole a tutti i costi questo oro più di ogni altro e che ora sarà costretta agli spareggi del playoff round mentre gli Usa volano direttamente ai quarti di finale, festeggiando a centro ghiaccio nel silenzio assordante degli sconfitti.
di Pasquale Teoli
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