sabato 13 febbraio 2010

Vancouver 1° giornata: orari e la storia delle gare

Salto, trampolino piccolo individuale, ore 18.45, Eurosport (Ambesi)
Fino al 1960 si è assegnato solo un titolo olimpico individuale nel salto con gli sci. Dall'edizione del 1964 a Innsbruck le gare individuali sono diventate due, su trampolini di misure diverse. Quello del trampolino piccolo sarà il primo oro assegnato a Vancouver. Nessuno è riuscito a vincere questa gara per due Olimpiadi consecutive, il primato di ori spetta alla Finlandia: tre, nel 1964 con Veikko Kankkonen, nel 1988 con Matti Nykänen che poi farà il bis dal trampolino grande e nel 1998 con Jani Soininen, uno dei successi più sorprendenti. Il miglior risultato per gli azzurri è il 16° posto di Massimo Rigoni nel 1984.

Sci alpino, discesa maschile, ore 20.45
La disciplina regina dello sci alpino è entrata in scena nel 1948 a St. Moritz, quinta edizione dei Giochi invernali, e sarà la gara più importante di quelle che assegnano le medaglie il 13 febbraio a Vancouver. Sul gradino più alto del podio sono saliti campioni come Henri Oreiller (1948), Toni Sailer (1956), Jean Vuarnet (1960), Jean-Claude Killy (1968), Bernhard Russi (1972), Franz Klammer (1976) e Pirmin Zurbriggen (1988) ma anche meteore come Bill Johnson (1984) e discesisti che difficilmente qualcuno avrebbe pronosticato alla vigilia come Leonhard Stock (1980), Patrick Ortlieb (1992), Tommy Moe (1994), Jean-Luc Cretier (1998) e Antoine Deneriaz (2006) e questa tendenza, come si vede, è tipica degli ultimi trent'anni. Nel 1956 Sailer proprio in questa gara completò l’en-plein che lo fece diventare il primo nella storia a vincere tre ori nello sci alpino nella stessa Olimpiade. Da ricordare le spettacolari vittorie di Klammer nel '76 davanti al pubblico di casa a Innsbruck e di Zurbriggen che a Calgary frantumò il tempo del connazionale Peter Müller che sembrava inavvicinabile per tutti. Non si può nemmeno dimenticare la “caduta del secolo” a Nagano 1998 di Hermann Maier che si rialzò senza nemmeno un graffio e nei giorni successivi vinse due medaglie d'oro. Sei i successi austriaci, cinque quelli francesi. L'Italia ha in bacheca due medaglie, una d'oro, conquistata nel 1952 dall'immenso Zeno Colò sulla difficilissima Norefjell di Oslo, e una di bronzo vinta dall'altoatesino Herbert Plank nel 1976.

Pattinaggio di velocità, 5000 metri maschili, ore 21.00
Questa gara in campo maschile si è disputata fin dalla prima edizione delle Olimpiadi invernali, a Chamonix nel 1924. La primatista inavvicinabile di ori è la Norvegia, a quota 9. Solo due atleti sono riusciti a vincere due volte in questo evento: il norvegese Ivar Ballangrud nel 1928 e nel 1936 (e quello del 1932 gli venne negato dal regolamento statunitense di Lake Placid che prevedeva la partenza in linea per avvantaggiare gli atleti di casa) e lo svedese Thomas Gustafson nel 1984 e nel 1988. Per l'Italia è stata importantissima la gara di Torino 2006, vinta dallo statunitense Chad Hedrick, passato al ghiaccio dopo aver vinto 50 campionati del mondo nella velocità a rotelle: Enrico Fabris vinse infatti la prima medaglia per i nostri colori in questo sport acciuffando uno storico bronzo.

Biathlon, 7,5 km sprint femminile, ore 22.00 Eurosport (Puppo/Ambesi)
La prova individuale femminile più breve del biathlon ha debuttato ai Giochi bianchi nel 1992, edizione dell'esordio di questo sport per le donne. In cinque edizioni si sono avute cinque vincitrici diverse: nel 1992 la russa Anfisa Reztsova, che gareggiava per l'ex Unione Sovietica divenuta Comunità Stati Indipendenti, nel 1994 la canadese Myriam Bedard, nel 1998 la russa Galina Koukleva, nel 2002 la tedesca Kati Wilhelm e quattro anni fa la francese Florence Baverel-Robert. La Reztsova veniva dal fondo e nel 1988 vinse l’oro in staffetta e l’argento nella 20 km a Calgary, quattro anni dopo divenne la prima donna a vincere un oro olimpico in due sport invernali. Anche la Wilhelm proviene dal fondo e nel 2002 precedette la sua connazionale Uschi Disl, seconda anche quattro anni prima a 7 decimi dalla vincitrice Koukleva. Miglior risultato per le azzurre il settimo posto nel 1994 di Nathalie Santer, tutt'ora la nostra più grande biathleta e adesso moglie del leggendario norvegese Ole Einar Bjørndalen.

Short track, 1500 m maschili ore 2.00 (batterie), ore 4.18 (finale)
Due sole le edizioni di questa gara sulla pista corta del pattinaggio veloce. La prima, nel 2002, fu piena di polemiche: la vinse Apolo Anton Ohno, statunitense di origini giapponesi, grazie alla squalifica del sudcoreano Kim Dong-sung, colpevole di aver ostacolato Ohno nelle ultime fasi della gara. Nel 2006 invece Ohno cadde clamorosamente in semifinale e colui che era il grande favorito insieme a lui, il sudcoreano Ahn Hyun-soo, si impose facilmente in finale vendicando la squalifica di Kim Dong-sung di quattro anni prima che i suoi connazionali ritenevano ingiusta. Per quanto riguarda l’Italia, Fabio Carta sfiorò la zona medaglia nel 2002 arrivando quarto.

Freestyle, gobbe femminili, ore 1.30 (qualificazioni), ore 4.30 (finale)
L'ultima gara del 13 febbraio che assegna medaglie è quella delle gobbe del freestyle femminile. Nel programma dal 1992, ha avuto cinque vincitrici diverse in cinque edizioni: la statunitense Donna Weibrecht (1992), la norvegese Stine Line Hattestad (1994), la giapponese Tae Satowa (1998), la norvegese Kari Traa (2002) e la canadese Jennifer Heil (2006), la Traa ha vinto anche un bronzo nel 1998 e un argento nel 2006. Il miglior risultato per l'Italia resta il settimo posto conquistato da Silvia Marciandi nel 1992.


TESTO a cura di Max Valle

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