Salto, trampolino grande a squadre
Ore 19.00 (Ambesi)
La gara a squadre del salto con gli sci è stata introdotta nel 1988. Le prime due edizioni furono vinte dalla Finlandia, guidata a Calgary da Matti Nykänen che si portò a casa il suo terzo oro olimpico canadese, primo e unico finora a fare l’en-plein, e il quarto in assoluto. Ad Albertville i finlandesi furono trascinati dal teenager Toni Nieminen che divenne il più giovane uomo medaglia d’oro ai Giochi invernali all’età di 16 anni e 259 giorni. Nel 1994 vinse la Germania con Jens Weissflog che completò la serie di vittorie in tutti gli eventi dopo l’oro dal trampolino piccolo nel 1984 e da quello grande dieci anni dopo. Nel 1998 ci fu la storica, rocambolesca vittoria del Giappone sul trampolino di casa e sotto un’incredibile nevicata. Nel 2002 la Germania di Sven Hannawald e Martin Schmitt si impose sulla Finlandia di Matti Hautamäki e Janne Ahonen per un solo decimo di punto. Infine nel 2006 prevalse l’Austria che a Vancouver sarà l’assoluta favorita. La squadra italiana composta da Roberto Cecon, Ivo Pertile, Ivan Lunardi e Andrea Cecon, si è piazzata ottava nel 1994.
Sci di fondo, sprint tecnica libera a coppie femminile
Ore 19.45 semifinali
Ore 22.00 finale
Sia in campo maschile sia in campo femminile la sprint a squadre, o meglio a coppie, è presente alle Olimpiadi invernali solo dal 2006 ma i due titoli vennero assegnati a tecnica classica. Tra le donne si imposero le svedesi Lina Andersson e Anna Dahlberg. Le azzurre Gabriella Paruzzi e Arianna Follis arrivarono settime.
Sci di fondo, sprint tecnica libera a coppie maschile
Ore 20.35 semifinali
Ore 22.29 finale
La gara maschile a coppie di Pragelato fu vinta come quella femminile dalla Svezia con Björn Lind e Thobias Fredriksson. Freddy Schwienbacher e Giorgio Di Centa si piazzarono noni. L’Italia a Vancouver, in una tecnica più favorevole ai nostri atleti, avrà la concreta possibilità di migliorare i risultati dei Giochi piemontesi.
Pattinaggio di figura, danza
Dalle ore 01.45 (Ambesi)
E’ la specialità introdotta più di recente nel pattinaggio di figura, nel 1976. Sette dei nove titoli assegnati sono andati o all’Unione Sovietica o alla Russia, due ori in questo evento li hanno vinti solo Oksana Grischuk e Yevgeny Platov nel 1994 e 1998. L’egemonia russo-sovietica è stata spezzata nel 1984 dai britannici Jayne Torvill e Christopher Dean che furono gli unici nella storia a prendere il massimo punteggio artistico, 6.0, nel programma libero. Dieci anni dopo rientrarono clamorosamente sulla scena e vinsero il bronzo. Nel 2002 vinsero Marina Anissina e Gwendal Peizerat per i colori della Francia, lei però è russa di nascita. In questa stessa gara arrivò la prima, storica medaglia per l’Italia nel pattinaggio di figura per merito dei milanesi Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, campioni del mondo nel 2001, che vinsero “soltanto” il bronzo per colpa di una caduta di lui nel libero: rimane nella memoria degli appassionati italiani lo sguardo inviperito di lei che incenerisce il compagno al termine dell’esercizio. La scena si ripeté a Torino 2006, quando la coppia tornò dopo quattro anni di assenza: Maurizio cadde nell’originale venendo puntualmente incenerito dallo sguardo di Barbara e i due si dovettero accontentare del sesto posto.
TESTO a cura di Max Valle
FILMATI forniti da www.archeologiadellosport.com
Ore 19.00 (Ambesi)
La gara a squadre del salto con gli sci è stata introdotta nel 1988. Le prime due edizioni furono vinte dalla Finlandia, guidata a Calgary da Matti Nykänen che si portò a casa il suo terzo oro olimpico canadese, primo e unico finora a fare l’en-plein, e il quarto in assoluto. Ad Albertville i finlandesi furono trascinati dal teenager Toni Nieminen che divenne il più giovane uomo medaglia d’oro ai Giochi invernali all’età di 16 anni e 259 giorni. Nel 1994 vinse la Germania con Jens Weissflog che completò la serie di vittorie in tutti gli eventi dopo l’oro dal trampolino piccolo nel 1984 e da quello grande dieci anni dopo. Nel 1998 ci fu la storica, rocambolesca vittoria del Giappone sul trampolino di casa e sotto un’incredibile nevicata. Nel 2002 la Germania di Sven Hannawald e Martin Schmitt si impose sulla Finlandia di Matti Hautamäki e Janne Ahonen per un solo decimo di punto. Infine nel 2006 prevalse l’Austria che a Vancouver sarà l’assoluta favorita. La squadra italiana composta da Roberto Cecon, Ivo Pertile, Ivan Lunardi e Andrea Cecon, si è piazzata ottava nel 1994.
Sci di fondo, sprint tecnica libera a coppie femminile
Ore 19.45 semifinali
Ore 22.00 finale
Sia in campo maschile sia in campo femminile la sprint a squadre, o meglio a coppie, è presente alle Olimpiadi invernali solo dal 2006 ma i due titoli vennero assegnati a tecnica classica. Tra le donne si imposero le svedesi Lina Andersson e Anna Dahlberg. Le azzurre Gabriella Paruzzi e Arianna Follis arrivarono settime.
Sci di fondo, sprint tecnica libera a coppie maschile
Ore 20.35 semifinali
Ore 22.29 finale
La gara maschile a coppie di Pragelato fu vinta come quella femminile dalla Svezia con Björn Lind e Thobias Fredriksson. Freddy Schwienbacher e Giorgio Di Centa si piazzarono noni. L’Italia a Vancouver, in una tecnica più favorevole ai nostri atleti, avrà la concreta possibilità di migliorare i risultati dei Giochi piemontesi.
Pattinaggio di figura, danza
Dalle ore 01.45 (Ambesi)
E’ la specialità introdotta più di recente nel pattinaggio di figura, nel 1976. Sette dei nove titoli assegnati sono andati o all’Unione Sovietica o alla Russia, due ori in questo evento li hanno vinti solo Oksana Grischuk e Yevgeny Platov nel 1994 e 1998. L’egemonia russo-sovietica è stata spezzata nel 1984 dai britannici Jayne Torvill e Christopher Dean che furono gli unici nella storia a prendere il massimo punteggio artistico, 6.0, nel programma libero. Dieci anni dopo rientrarono clamorosamente sulla scena e vinsero il bronzo. Nel 2002 vinsero Marina Anissina e Gwendal Peizerat per i colori della Francia, lei però è russa di nascita. In questa stessa gara arrivò la prima, storica medaglia per l’Italia nel pattinaggio di figura per merito dei milanesi Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, campioni del mondo nel 2001, che vinsero “soltanto” il bronzo per colpa di una caduta di lui nel libero: rimane nella memoria degli appassionati italiani lo sguardo inviperito di lei che incenerisce il compagno al termine dell’esercizio. La scena si ripeté a Torino 2006, quando la coppia tornò dopo quattro anni di assenza: Maurizio cadde nell’originale venendo puntualmente incenerito dallo sguardo di Barbara e i due si dovettero accontentare del sesto posto.
TESTO a cura di Max Valle
FILMATI forniti da www.archeologiadellosport.com
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