FREESTYLE - Era tutto pronto per la grande festa canadese. Da mesi si parlava della sera in cui sarebbe potuto arrivare il primo oro per il paese ospitante. Jennifer Heil era l’atleta designata per compiere questa impresa. Né ai Gestivi di Montreal 1976 nè tantomeno a Calgary 1988 erano arrivati jnfatti ori per il Canada in casa.
La campionessa di Torino 2006 poteva entrare, non solo in quella sportiva della nazione, ma anche nella storia del freestyle come prima atleta di questa disciplina a doppiare un titolo olimpico. C’era una marea di bandiere con la foglia d’acero nella venue di Cypress Mountain per celebrare un giorno importante, ma una ragazza statunitense ha impedito l’epilogo sognato da tutti gli spettatori.
Hannah Kearney si era qualificata con il primo punteggio e partiva per ultima, subito dopo la Heil. La canadese era stata perfetta nella sua discesa tra le gobbe e non aveva commesso errori nei due salti e negli atterraggi realizzando 25.69 punti, 7.01 dei quali grazie al tempo, il più veloce sino a quel momento.
Tante atlete avevano pagato cara la tensione e avevano commesso errori tali da metterle fuori gioco. In particolar modo due delle più attese, la canadese Kristi Richards e l’americana Heather McPhie subivano questa sorte nel tentativo di spingere al massimo. Per la Kearney non era mentalmente facile scendere con la testa sgombra da pressione e pensieri.
Partita subito a mille era altrettanto perfetta e in più riusciva a completare la run con il nuovo miglior tempo che le valeva 2 centesimi di punto in più rispetto alla rivale. A quel punto sarebbe dipeso tutto dai giudici che premiavano per i salti e per i turns la statunitense.
Quando lo speaker annunciava il punteggio di 26.63 il silenzio dei tifosi canadesi diveniva assordante. Ad abbracciare per prima la neo campionessa olimpica era la connazionale Shannon Bahrke, una delle poche a non aver subito la pressione tra le big, bronzo grazie ai suoi 25.43 punti.
Una gran delusione per il Canada, che mentre osserva il primo oro americano, inizia a pensare a chi potrà nei prossimi giorni regalare finalmente l' oro che liberi da questa specie di maledizione sportiva.
Era in gara e in finale, anche l’unica rappresentante del freestyle italiano. L'azzurra Deborah Scanzio ha chiuso con un dignitoso decimo posto (22.19 punti). Una bella conferma dopo il nono conquistato a Torino 2006.
di Pasquale Teoli
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