SNOWBOARD - Lo statunitense Seth Wescott ha difeso con successo il titolo conquistato a Torino 2006, in quella che fu la prima volta dello snowboard cross ai Giochi olimpici invernali, vincendo l’oro anche a Vancouver 2010.
In finale con lui, erano al cancello di partenza il compagno di squadra Nate Holland, il canadese Mike Robertson e il francese Tony Romain. Col pettorale rosso Robertson si porta subito al comando per il visibilio della folla mentre dietro impazza la bagarre. Poco prima di metà gara Holland si fa fuori da solo commettendo un errore che lo lascia in ultima posizione e fuori dalla lotta per le medaglie. Westcott si lancia all’inseguimento del canadese, mentre il giovane Romain, mai sul podio in carriera, bada solo a mantenere la posizione che gli vale un insperato bronzo.
Con traiettorie perfette il campione in carica riesce a portarsi avanti a poco dal termine, spinto dal pubblico di casa Robertson prova a reagire ma non ce la fa a superare il campione americano che vince cosi il secondo oro consecutivo nello snowboard cross.
Una finale degna di una competizione che ancora una volta si è dimostrata piena di spettacolo e di imprevedibilità. Già dagli ottavi di finale molti dei favoriti avevano commesso errori fatali. In particolare l’australiano Alex Pullin, primo tempo in qualifica e il francese Xavier De Le Rue sono state le maggiori sorprese in negativo.
Quattro italiani hanno raggiunto gli ottavi, Federico Raimo ha pagato un suo errore, Simone Malusà è rimasto indietro sin dall’inizio nella sua run forse per una tavola non troppo veloce, mentre Alberto Schiavon è stato squalificato per manovra scorretta dopo essere giunto secondo. Il solo Stefano Pozzolini è riuscito a passare al fotofinish ai quarti, per poi arrendersi nella batteria che dava l’accesso alle semifinali.
di Pasquale Teoli
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