FONDO - La Svezia trionfa nel double pursuit maschile (15 km in alternato + 15 km a skating). Dopo un primo giro di studio, all'inizio della seconda tornata si propone lo schema tattico atteso alla vigilia: il ceco Lukas Bauer si mette in testa e inizia a forzare il ritmo cercando di staccare gli avversari più forti in volata tra cui Petter Northug, il quale infatti in effetti perde terreno così come Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e lo svedese Marcus Hellner.
Si tratta di una selezione effimera: dopo pochi chilometri coloro che avevano perso contatto rientrano sulla testa della gara. Si riforma così un gruppone di 30 atleti e nulla accade fino all'inizio del quarto giro quando Bauer torna in testa a menare la danza. Ancora una volta l'azione del 33enne non sortisce gli effetti sperati poichè nessun atleta di primo piano si stacca. A metà gara tutti i più forti sono quindi ancora in gruppo.
All'inizio della frazione a skating la gara cambia completamente faccia, e assume contorni inaspettati. Infatti lo svedese Johan Olsson si lancia in fuga solitaria e nessuno risponde immediatamente al deciso attacco dello scandinavo, il quale prende così una decina di secondi di vantaggio prima che gli inseguitori si organizzino. L'aumento di ritmo costa caro a Pietro Piller Cottrer il quale si stacca ed esce così dal discorso medaglie così come il russo Vyleghzanin.
Al termine del quinto giro Olsson passa con 12" di margine e dalla sesta tornata si palesa una situazione inedita quando il francese Vittoz e Giorgio Di Centa si mettono in testa al gruppetto degli inseguitori cercando di azzerare il distacco. La squadra svedese dimostra che l'attacco del 30enne fa parte di una strategia studiata prima della gara poichè Södergren ed Hellner si alternano andando a mettersi in testa al gruppetto per poi rallentare immediatamente, consentendo così al compagno di squadra di incrementare il suo vantaggio che a 6 km dal termine è addirittura di 24".
A questo punto Aleksander Legkov si lancia deciso all'inseguimento della "lepre". Riescono a tenere le sue code solo Hellner, il tedesco Angerer e Petter Northug, per il quale le cose iniziano a mettersi particolarmente bene dal punto di vista tattico. Il russo tiene un ritmo forsennato e abbatte progressivamente il distacco. Sull'ultimo tratto in salita avviene però un episodio chiave: Hellner e Northug si toccano e il norvegese danneggia un bastoncino. Il 24enne è costretto a cambiarlo e perde quei pochi, ma decisivi, metri dai tre avversari trainati dalla locomotiva-Legkov ed è così costretto ad alzare bandiera bianca.
A poco più di un chilometro dal traguardo avviene il ricongiungimento tra Olsson e il terzetto inseguitore. Tuttavia l'ormai ex leader ha una reazione d'orgoglio e riesce a non staccarsi. Nell'ultimo tratto in discesa Marcus Hellner passa in testa e vi rimane fino alla fine andando a conquistare così la medaglia d'oro. Tobias Angerer ne prende la scia e conquista così l'argento, prima medaglia tedesca nello sci di fondo in quest'edizione olimpica. Johan Olsson riesce a mettersi al collo una meritatissima medaglia di bronzo mentre Legkov deve accontentarsi del quarto posto.
Northug, rialzatosi nel finale, chiude 11esimo. Deludente Dario Cologna, 14esimo così come gli italiani che in questa gara avevano concrete chance di medaglia. Non solo gli azzurri non arrivano vicini al podio ma non riescono neppure a entrare nella top ten. Il migliore è Giorgio Di Centa, 12esimo a 53"7. Pietro Piller Cottrer chiude 14esimo a 1'08", Thomas Moriggl 24esimo a 2'29" e David Hofer 53esimo a quasi 10 minuti. Prossima gara maschile la sprint a coppie il 22 febbraio.
Si tratta di una selezione effimera: dopo pochi chilometri coloro che avevano perso contatto rientrano sulla testa della gara. Si riforma così un gruppone di 30 atleti e nulla accade fino all'inizio del quarto giro quando Bauer torna in testa a menare la danza. Ancora una volta l'azione del 33enne non sortisce gli effetti sperati poichè nessun atleta di primo piano si stacca. A metà gara tutti i più forti sono quindi ancora in gruppo.
All'inizio della frazione a skating la gara cambia completamente faccia, e assume contorni inaspettati. Infatti lo svedese Johan Olsson si lancia in fuga solitaria e nessuno risponde immediatamente al deciso attacco dello scandinavo, il quale prende così una decina di secondi di vantaggio prima che gli inseguitori si organizzino. L'aumento di ritmo costa caro a Pietro Piller Cottrer il quale si stacca ed esce così dal discorso medaglie così come il russo Vyleghzanin.
Al termine del quinto giro Olsson passa con 12" di margine e dalla sesta tornata si palesa una situazione inedita quando il francese Vittoz e Giorgio Di Centa si mettono in testa al gruppetto degli inseguitori cercando di azzerare il distacco. La squadra svedese dimostra che l'attacco del 30enne fa parte di una strategia studiata prima della gara poichè Södergren ed Hellner si alternano andando a mettersi in testa al gruppetto per poi rallentare immediatamente, consentendo così al compagno di squadra di incrementare il suo vantaggio che a 6 km dal termine è addirittura di 24".
A questo punto Aleksander Legkov si lancia deciso all'inseguimento della "lepre". Riescono a tenere le sue code solo Hellner, il tedesco Angerer e Petter Northug, per il quale le cose iniziano a mettersi particolarmente bene dal punto di vista tattico. Il russo tiene un ritmo forsennato e abbatte progressivamente il distacco. Sull'ultimo tratto in salita avviene però un episodio chiave: Hellner e Northug si toccano e il norvegese danneggia un bastoncino. Il 24enne è costretto a cambiarlo e perde quei pochi, ma decisivi, metri dai tre avversari trainati dalla locomotiva-Legkov ed è così costretto ad alzare bandiera bianca.
A poco più di un chilometro dal traguardo avviene il ricongiungimento tra Olsson e il terzetto inseguitore. Tuttavia l'ormai ex leader ha una reazione d'orgoglio e riesce a non staccarsi. Nell'ultimo tratto in discesa Marcus Hellner passa in testa e vi rimane fino alla fine andando a conquistare così la medaglia d'oro. Tobias Angerer ne prende la scia e conquista così l'argento, prima medaglia tedesca nello sci di fondo in quest'edizione olimpica. Johan Olsson riesce a mettersi al collo una meritatissima medaglia di bronzo mentre Legkov deve accontentarsi del quarto posto.
Northug, rialzatosi nel finale, chiude 11esimo. Deludente Dario Cologna, 14esimo così come gli italiani che in questa gara avevano concrete chance di medaglia. Non solo gli azzurri non arrivano vicini al podio ma non riescono neppure a entrare nella top ten. Il migliore è Giorgio Di Centa, 12esimo a 53"7. Pietro Piller Cottrer chiude 14esimo a 1'08", Thomas Moriggl 24esimo a 2'29" e David Hofer 53esimo a quasi 10 minuti. Prossima gara maschile la sprint a coppie il 22 febbraio.
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