FONDO - Nella sprint a tecnica classica maschile tutti si aspettavano un furioso duello tra le grandi rivali Norvegia e Svezia, ma a festeggiare è, a sorpresa, la Russia i cui atleti realizzano addirittura un'inaspettata doppietta. Rispetto alla gara femminile sono pochi i grandi nomi o favoriti a cadere nei turni precedenti alla finale. Le eccezioni sono svedesi con Björn Lind, campione olimpico in carica della disciplina, anche se a Torino fu disputata a tecnica libera, che non riesce a passare il taglio dei quarti di finale. Proprio nel primo turno vengono eliminati tutti gli italiani qualificati, ovvero i fratelli Pasini e Frasnelli, mai in gara per il passaggio del turno. David Hofer, invece, non ha superato la qualificazione. La grande sorpresa arriva dalla seconda semifinale dove lo svedese Emil Jönsson, favorito della vigilia insieme al norvegese Petter Northug, viene eliminato e dovendo così riporre i suoi sogni di gloria.
La finale è un autentico monologo dei russi Nikita Kriukov (foto) e Alexander Panzhinsky con quest'ultimo in testa sin dalle prime battute a tenere un ritmo infernale e il connazionale unico in grado di tenere il suo forsennato ritmo. Tutti gli avversari, Northug compreso, si staccano progressivamente dalla coppia di testa. I due ingaggiando un furibondo sprint dove alla fine è Kriukov ad avere la meglio e conquistare così l'oro. Il 24enne non aveva mai vinto in Coppa del mondo conquistando in in totale tre terzi posti. Panzhinsky, argento, non era neppure mai salito sul podio finora. La medaglia di bronzo va a Petter Northug, staccato di ben 9"2. Il norvegese conquista così la prima medaglia olimpica della sua carriera. Quarto il connazionale Hattestad davanti al kazako Poltaranin, il quale si era agganciato con l'altro atleta "norge" Østeyin Pettersen, caduto e relegato in sesta posizione. Prossima gara maschile il 20 febbraio con il doppio inseguimento.
La finale è un autentico monologo dei russi Nikita Kriukov (foto) e Alexander Panzhinsky con quest'ultimo in testa sin dalle prime battute a tenere un ritmo infernale e il connazionale unico in grado di tenere il suo forsennato ritmo. Tutti gli avversari, Northug compreso, si staccano progressivamente dalla coppia di testa. I due ingaggiando un furibondo sprint dove alla fine è Kriukov ad avere la meglio e conquistare così l'oro. Il 24enne non aveva mai vinto in Coppa del mondo conquistando in in totale tre terzi posti. Panzhinsky, argento, non era neppure mai salito sul podio finora. La medaglia di bronzo va a Petter Northug, staccato di ben 9"2. Il norvegese conquista così la prima medaglia olimpica della sua carriera. Quarto il connazionale Hattestad davanti al kazako Poltaranin, il quale si era agganciato con l'altro atleta "norge" Østeyin Pettersen, caduto e relegato in sesta posizione. Prossima gara maschile il 20 febbraio con il doppio inseguimento.
di Francesco Paone
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