In finale mancava all’appello Lindsey Jacobellis, ovvero quella che con lei era la grande favorita della vigilia. L’americana era divenuta tristemente famosa a Torino 2006 dove aveva buttato via la medaglia d’oro, consegnata alla svizzera Frieden, cadendo sull’ultimo salto a pochi metri dal traguardo, mentre, straprima, cercava di fare un grab con la tavola per i fotografi.
Anche qui a Vancouver ha fallito l’appuntamento olimpico, eliminandosi da sola in semifinale. Poco dopo la partenza atterrava male da un salto, andava lunga e per frenare saltava una porta facendosi squalificare. Si è dovuta accontentare così di vincere solamente la small final che le è valsa il quinto posto.
In finale la Ricker, che era passata agevolmente nei turni precedenti , ha invece dovuto affrontare la norvegese Helene Olafsen, campionessa mondiale in carica, la svizzera Olivia Nobs e la francese Deborah Anthonioz.
Sin dalla partenza la Ricker prendeva la testa aprendo il gas e staccando le altre. La francese restava in ultima posizione mentre la norvegese e la svizzera battagliavano per il secondo posto. Gli errori in serie di Olafsen (caduta) e Nobs mettevano la Anthonioz in seconda posizione mentre il Canada festeggiava il suo secondo oro di Vancouver 2010 accompagnando sino al traguardo la nuova campionessa dello snowboard cross femminile. Il bronzo andava alla svizzera con Olivia Nobs, mentre chiudeva quarta e delusissima medaglia di legno la Olafsen
Maelle Ricker era stata quarta a Torino 2006 e a 31 anni , dopo aver vinto la coppa del mondo dello scorso anno e dominato quella di quest’anno, raggiunge il più ambito risultato con la medaglia d’oro olimpica conquistata in casa.
L’unica azzurra in gara, Raffaella Brutto, è giunta diciassettesima nella run di qualifica risultando purtroppo la prima delle escluse dalle sedici ammesse ai quarti di finale.
di Pasquale Teoli
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