C’era molta curiosità per vedere la prima del team a stelle e striscie , allenato da coach Ron Wilson, attualmente capo allenatore dei Toronto Maple Leafs. Nel primo periodo poche occasioni realmente pericolose per entrambe le squadre e forse è proprio la nazionale elvetica a creare la più insidiosa poco prima che un errore difensivo non apra lo spazio del tiro a Bobby Ryan che, a un minuto dalla fine del tempo, infila Hiller con un preciso tiro nel sette, per la rete dell’uno a zero statunitense .
Il secondo periodo è quello nel quale gli States fanno vedere le cose migliori e soprattutto è quello in cui chiudono la pratica tre punti grazie a una spettacolare rete segnata da David Backes e al gol del 3-0 realizzato in powerplay da Ryan Malone al minuto 8.25.
Nell’ultimo periodo gli Stati Uniti, badano semplicemente a controllare, come dimostrato dai soli due tiri in porta effettutati, ed è la Svizzera a prendere coraggio cercando più volte la via del gol che trova grazie a un errore del portiere americano Ryan Miller che nel tentativo di deviare un disco messo in mezzo da Wick sfortunatamente lo devia nella sua gabbia.
Gli americani hanno tirato di più, con 24 tiri (14 solo nel secondo periodo) contro i 15 svizzeri, ma la squadra rossocrociata è stata in grado di creare diversi pericoli. E’troppo presto per giudicare la squadra americana che si è ritrovata solo poche ore prima dell’inizio della partita, visto che la Nhl ha giocato a pieno ritmo sino a domenica con le sue ultime partite, prima della sosta olimpica. Questa prima fase servirà indubbiamente a far trovar loro gli automatismi e i giusti meccanismi di squadra. Nel complesso la prova è stata più che sufficiente, soprattutto in prospettiva.
di Pasquale Teoli
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