giovedì 18 febbraio 2010

Vancouver 6^ giornata: storia delle gare da podio

Biathlon, 15 km individuale femminile
Ore 19.20 (Eurosport, Puppo/Ambesi)
La gara più lunga del biathlon femminile fece la sua comparsa fin dalla prima edizione dei Giochi in cui fu introdotto questo sport riservato alle donne, nel 1992. Solo la Germania ha vinto due ori, con Antje Misersky ad Albertville e con Andrea Henkel che nel 2002 conquistò il suo primo oro individuale in una grande manifestazione. Nel 1994 la canadese Myriam Bédard si prese il primo dei suoi due ori di quell’Olimpiade, nel 1998 Ekaterina Dafovska diede alla Bulgaria il primo titolo ai Giochi Olimpici invernali, nel 2006 il vento condizionò la gara delle favorite e a vincere fu la russa Svetlana Ishmuratova davanti alla connazionale Olga Pyleva che poi fu squalificata per doping. Un’altra russa ci fu comunque sul podio, Albina Akhatova, terza alle spalle della tedesca Martina Glagow. Miglior risultato per l’Italia l’ottavo posto di Nathalie Santer nel 1992.

Biathlon, 20 km individuale maschile
Ore 22.20 (Eurosport, Puppo/Ambesi)
E’ la gara più lunga e più classica del biathlon maschile, presente dal 1960. Le vittorie dei russi, prima sotto l’Unione Sovietica e poi indipendenti, sono cinque, quelle dei norvegesi quattro, quelle dei tedeschi tre. L’unico a vincere questo evento per due volte consecutive è stato il norvegese Magnar Solberg nel 1968 e nel 1972, mentre a Torino 2006 il tedesco Michael Greis negò il bis al norvegese Ole Einar Bjørndalen commettendo un errore in meno al poligono. Nel palmares azzurro ci sono il bronzo di Johann Passler nel 1988 e l’argento di Pieralberto Carrara nel 1998, quando fu l’unico a non commettere neanche un errore al tiro. Andreas Zingerle perse invece una clamorosa occasione nel 1992: era nettamente in testa ma all’ultimo poligono commise quattro errori e si dovette accontentare del 17° posto.

Pattinaggio di velocità, 1000 metri femminili
Ore 22.00
Tredici i titoli assegnati nel chilometro su pista lunga femminile da Squaw Valley 1960. Primatista di vittorie è l’Unione Sovietica con quattro. La statunitense Bonnie Blair fece doppietta nel 1992 e nel 1994 e dopo la gara di Lillehammer divenne la prima del suo paese a vincere sei medaglie individuali ai Giochi Olimpici invernali e la prima statunitense in assoluto comprese le Olimpiadi estive a vincerne cinque d’oro individuali. Un’altra atleta è stata capace di vincere questo evento due volte: l’olandese Marianne Timmer, prima nel 1998, quando si aggiudicò anche i 150, poi, dopo una brutta Olimpiade a Salt Lake City, tornò sul gradino più alto del podio a Torino 2006 con soli 4 centesimi di vantaggio sulla canadese Cindy Klassen. Miglior risultato dell’Italia il decimo posto di Chiara Simionato nel 2002.

Pattinaggio di figura, artistico maschile
Ore 02.00 (Eurosport, Ambesi)
L’artistico maschile è stata la prima gara ad assegnare un oro olimpico in uno sport invernale ai Giochi estivi di Londra e lo vinse lo svedese Ulrich Salchow, l’inventore del famoso salto. Poi, dal 1920 al 1928, ci fu il tris consecutivo del suo connazionale Gillis Grafström, il primo a riuscire a tanto in uno sport invernale. Nel 1932 lo svedese fu detronizzato dall’austriaco Karl Schäfer che fece il bis nel 1936. Nel dopoguerra Dick Button, vincitore nel 1948 e nel 1952, fu l’ultimo a fare il bis consecutivo e inaugurò una serie di quattro vittorie di fila per gli Stati Uniti, a St. Moritz fu il primo a eseguire con successo un doppio axel in gara dopo esserci riuscito in allenamento, a Oslo fu il primo a tentare un salto triplo, il Lutz. Un grande duello mediatico fu quello che venne definito la “battaglia dei Brian” a Calgary nel 1988: fu quello statunitense, Boitano, a prevalere su quello canadese, Orser, già secondo a Sarajevo quattro anni prima. I russi sono imbattuti dal 1992 e quest’anno Yevgeny Plushenko, secondo nel 2002 alle spalle del grande rivale Alexei Yagudin, a Vancouver può fare il bis di Torino 2006 e far arrivare il suo paese a sei vittorie come gli Stati Uniti in questo evento dopo che si era ritirato subito dopo l’Olimpiade piemontese. Il miglior risultato per l’Italia è il sesto posto nel 1952 del nostro più grande pattinatore di sempre, Carlo Fassi.

Sci alpino, supercombinata femminile
Ore 18.30 (Discesa) - Ore 21.30 (Slalom)
A Vancouver verrà introdotto per la prima volta a livello olimpico il nuovo format di gara della prova multipla, prima combinata con una discesa e due manche di slalom nello spazio di due giorni, e ora supercombinata con una discesa e una sola manche di slalom nell’arco di una sola giornata. Toccherà per prime alle donne cimentarsi con questo nuovo modo di assegnare un titolo olimpico che in Coppa del Mondo in campo femminile è stato introdotto a St. Moritz il 22 gennaio 2006. Per quanto riguarda la combinata classica, l’oro è stato assegnato otto volte, prima nel 1936 e nel 1948 poi dal 1988 al 2006, mentre dal 1952 al 1984 valeva solo come titolo mondiale. Le tedesche fecero una storica tripletta nel 1998 con Katja Seizinger, Martina Ertl e Hilde Gerg, mentre Janica Kostelic è stata l’unica a fare doppietta nel 2002 e nel 2006. Quella di Salt Lake City otto anni fa fu la prima medaglia, oltretutto d’oro, vinta dalla Croazia alle Olimpiadi invernali. L’Italia vanta due quarti posti, nel 1948 con Celina Seghi e nel 1994 con Morena Gallizio, capace di arrivare anche quinta nel 1998.

Snowboard, halfpipe femminile
Ore 03.00
Tre le edizioni dei Giochi bianchi che hanno finora ospitato il “mezzo tubo” femminile. Dopo la vittoria della tedesca Nicola Thost nel 1998, gli Stati Uniti hanno conquistato il titolo nel 2002 e nel 2006 proprio come in campo maschile, prima con Kelly Clark e poi con Hannah Teter. Il miglior piazzamento delle azzurre è il 14° posto di Tania Detomas a Torino 2006.

TESTO a cura di Max Valle
FILMATI
forniti da www.archeologiadellosport.com




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